A Rocca di Papa il destino di numerosi tralicci ‘abusivi’ continua a rimanere incerto. Incerto perché in due recenti ordinanza il TAR ha ammesso di non trovare le carte dei fascicoli.
Monte Cavo, 21 anni non bastano: slitta ancora l’abbattimento dei tralicci
Un clamoroso disguido burocratico, dunque, che si è aggiunto all’inspiegabile ‘blocco’ del processo per oltre due decenni.
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha infatti annunciato di non essere in grado di procedere all’analisi dei ricorsi presentati nel 2003, poiché i fascicoli relativi sono andati smarriti.
L’oggetto della controversia sono due ordinanze del Comune di Rocca di Papa risalenti all’agosto del 2003, che riguardavano la demolizione di tralicci ritenuti abusivi riconducibili a due diverse società.
Le due società hanno fatto ricorso al TAR contro queste ordinanze, sostenendo che le decisioni comunali fossero ingiuste.
Da allora, sono trascorsi ben 21 anni senza che la questione fosse risolta.
Recentemente il TAR ha confermato che non è stato possibile trovare i fascicoli d’ufficio contenenti gli atti originali, un fatto che ha portato a un ulteriore rinvio del processo.
Il Tribunale nelle due distinte ordinanze pubblicata il 16 ottobre 2024, ha ribadito la necessità di ricostruire i fascicoli d’ufficio. Ma, nonostante le ricerche, non sono stati rinvenuti.
Tralicci abusivi? Giustizia lenta più di una lumaca!
In una situazione paradossale, i giudici hanno dovuto incaricare la Segreteria di ricostruire i documenti originali, basandosi sulle produzioni fornite dalle parti coinvolte.
La questione non è solo un problema amministrativo. Riguarda anche la legittimità delle antenne stesse, che sono state al centro di una lunga battaglia legale.
La difficoltà di gestione dei fascicoli mette in evidenza le fragilità del sistema giuridico e amministrativo italiano.
L’incapacità di procedere in tempi ragionevoli non solo influisce sulla vita delle società coinvolte, ma solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’efficienza della giustizia amministrativa.
Per le comunità locali, la presenza di tralicci abusivi rappresenta una questione di sicurezza e di decoro ambientale, e l’assenza di una risoluzione definitiva crea frustrazione.
Incertezza su Monte Cavo e il suo futuro
Il TAR ha fissato una Camera di consiglio, a data da destinarsi, per verificare lo stato dei fascicoli ricostruiti.
Tuttavia, il futuro delle antenne abusive di Monte Cavo continua a essere avvolto nell’incertezza.
Le società coinvolte hanno dovuto affrontare costi legali e perdite economiche nel corso degli anni, mentre l’amministrazione comunale si trova a dover gestire una situazione di stallo.
Il caso delle antenne abusive su Monte Cavo rappresenta una storia di burocrazia e di giustizia che si protrae nel tempo, evidenziando le sfide che il sistema legale deve affrontare per garantire efficienza e correttezza.
Con la speranza che il processo possa finalmente giungere a una conclusione, resta da vedere quali saranno le conseguenze per il territorio e per le società coinvolte.
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