‘BIO’GAS VELOCE, PROCESSI LENTI
Quattro settimane di tempo che non scongiurano, in ogni caso, il rischio ‘fatale’ che il nuovo impianto venga approvato dalla Regione Lazio prima che sia eletto dai cittadini il nuovo sindaco capitolino. Ma anche prima che il nuovo assessore regionale all’ambiente, Mauro Buschini, sia obbligato ad adottare entro il prossimo 8 settembre il nuovo Piano Rifiuti, come imposto da una recente sentenza del Tribunale Amministrativo. La ‘conferenza dei servizi’ si svolgerà dunque il 4 maggio presso gli Uffici regionali dell’Area Valutazioni di Impatto Ambientale di viale del Tintoretto n. 432. A finire sotto la luce dei riflettori della stampa saranno l’architetto Fernando Olivieri e il dott. Aldo Palombo, a cui è stato affidato il delicatissimo compito di dirigere i lavori. Sulla vicenda tira comunque un’aria avvelenata da due procedimenti giudiziari in corso: il “processo Cerroni” ed il “Cerroni bis”, che da maggio 2014 coinvolgono importanti dirigenti regionali (ormai ex) e progettisti e responsabili delle società cerroniane nonché la stessa società che ha proposto il mega impianto della Solfatara. Gli imputati sono accusati a vario titolo di reati pesanti come macigni: associazione a delinquere, truffa aggravata, traffico e interramento illegale di rifiuti, frode nelle pubbliche forniture, sovrafatturazione, falso ideologico, reati ambientali.
Ora questo impianto ‘bio’gas, se approvato prima delle elezioni, diventerebbe il più grande d’Europa, nel suo genere, ma anche il più ‘veloce’, cioè quello che ha avuto presso la Regione l’iter più spedito tra i progetti nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Ci chiediamo se sia opportuno politicamente, visto che questa enorme decisione dovrà poi essere gestita dal nuovo sindaco di Roma nonché Presidente dell’Area metropolitana e vista anche la delicatezza delle fasi processuali in corso.
La ‘conferenza dei servizi’ del prossimo 4 maggio è la riunione dove chi ha da esprimere opposizioni o richieste di chiarimentI potrà farlo. Certo è strano che nessuno abbia chiesto la discussione pubblica (i tempi per chiederla sono ormai scaduti), perciò tutto avverrà a porte chiuse.
Ecco alcuni soggetti che partecipano:
Comune di Roma
Municipio IX Eur
Area Metropolitana ex Provincia di Roma
Comune di Pomezia
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
Arpa Lazio, Agenzia Regionale di Protezione Ambientale
Asl Roma 2
Dipartimento di Epidemiologia Sanitaria
Elisa Eufemi
Marco Maria Crescenzi
Comitato Latium Vetus
Coordinamento No Discariche-No Inceneritori IX Municipio
Comitato di quartiere Selvotta
Presidio No Discarica Divino Amore
Consorzio Giovanni Canestrini
Società Sol Aureum srl
Ufficialmente prende il nome di “azienda agricola”. In realtà, produrrà 74mila tonnellate all’anno di compost, una sorta di ammendante “sporco”, che verrà utilizzato secondo i proponenti per “fertilizzare” i terreni circostanti e produrre frutta e verdura, olio e vino da immettere sul mercato della piccola e grande distribuzione. Genererà 65 chilowatt l’ora di elettricità, quanta ne consumano mediamente 25 appartamenti, e circa 9milioni e mezzo di metri cubi l’anno di ‘bio’metano. Occuperà 100 ettari, quanto 200 campi di calcio di serie A.