La denuncia arriva dall’associazione La Città degli Alberi.
La targa in ottone era affissa su una struttura rappresentante un albero stilizzato e ricordava Vittorio Casoni, un pensionato di Aprilia che tra il 1975 e 1980 ha curato gli alberelli appena piantati al parco di Via dei Mille.
La struttura e la targa d’ottone sparita erano state volute proprio dall’associazione La Città degli Alberi che ne ha denunciato la scomparsa.
Come scrive l’associazione in un comunicato, quella struttura, rappresentante un albero stilizzato, è stata ideata, progettata, realizzata, autorizzata, installata e inaugurata con i risparmi dell’associazione, per onorare pubblicamente una persona che volontariamente si è spesa per la cura del verde pubblico della città di Aprilia.
Sui rami dell’albero sono rappresentati un uccellino, un gatto, un millepiedi, delle foglie, un innaffiatoio e delle campane tubolari, che rappresentano la musica prodotta dal vento tra le fronde.
Città degli Alberi così denuncia l’atto vandalico:
«Deploriamo il vile atto vandalico, figlio di ignoranza e pochezza di spirito e chiediamo all’autore se pensa di completare l’opera di distruzione asportando qualcos’altro. In linea con tutto il resto, deve sopravvivere solo il brutto ad Aprilia?»
Ma saranno stati semplici vandali, o piuttosto comunissimi ladri di metalli? Ad essere stata rubata infatti è stata solo la targa di ottone, mentre la struttura su cui era affissa per fortuna è rimasta intatta.
L’ottone, metallo particolarmente ambito dai ladri di metalli
Il furto di metalli non è un fenomeno né nuovo e né raro. E proprio l’ottone è particolarmente preso di mira per il suo valore.
L’ottone, dopo il rame, è infatti di gran lunga il metallo più ricercato dai ladri di metalli: può essere usato praticamente in diversi ambiti, dall’elettricità all’edilizia.
L’ottone non è tutto uguale. Ne esistono diversi tipi a seconda dell’utilizzo e delle diverse percentuali di metalli che lo compongono, ovvero rame e zinco. Per questo motivo la sua quotazione varia. In linea generale, comunque, il prezzo dell’ottone oscilla da 1 a 5 euro al Kg.
Dopo il furto dei cavi di rame e dei tombini in ghisa, il furto dell’ottone sembra essere dunque la nuova frontiera dei ladri di metalli. A sparire sono pomelli e maniglie di portoni, targhe di studi professionali, placche dei citofoni e delle buche delle lettere realizzati in ottone.
Si tratterebbe di un fenomeno in crescita, secondo quanto affermato anche dai rivenditori di ferramenta. Un tipo di furto di cui si parla poco, visto che difficilmente si va a denunciare il furto di un pomello d’ottone o di una targa!
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