Si tratta di un progetto che prevede la costruzione di ville con vista (mozzafiato) su Roma. Si comincia con 6 ville bifamiliari. Potrebbe arrivare fino a 33 immobili.
Si parla tanto di siccità, crisi idrica, di consumo di suolo e di troppi residenti ai Castelli Romani, ma il Comune frascatano, rinomato nella Capitale per lo shopping di lusso, per il Natale e per una attenzione notevole al ‘green’, si appresta a riattivare un nuovo Piano edile, l’ennesima lottizzazione, questa volta quella denominata “Scaloni”, che dovrebbe sorgere tra via Macchia dello Sterparo e via di Colle Pizzuto.
Un progetto di lottizzazione rimasto in sospeso per quasi due decenni.
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Il Comune di Frascati ha difatti convocato una conferenza dei servizi, ossia un tavolo tecnico inter-istituzionale, che sarà chiamato ad approvare, quindi promuove o, viceversa, bocciare l’avvio del vecchio progetto edile classe 2005.
La Conferenza di Servizi è finalizzata alla realizzazione di sei ville bifamiliari, le prime di un Piano più ampio che prevede, in totale, la realizzazione, per step, di 33 immobili, tra uni, bi e tri-familiari.
Queste 6 abitazioni, ossia bifamiliari, sorgerebbero all’interno del lotto indicato come 4b e 4c del Piano di Lottizzazione Scaloni. Una zona non distante dal confine territoriale di Roma e che gode di una vista mozzafiato sulla Capitale.
La richiesta di rilascio del permesso di costruire è stata presentata dalla società Tierre s.r.l., un’impresa romana con sede a Via Arno. La proposta, protocollata il 1 ottobre 2024, prevede una serie di passaggi amministrativi necessari prima dell’avvio dei lavori.
Ora decidono Comune, Città Metropolitana e Regione Lazio
La Conferenza di Servizi rappresenta un passaggio fondamentale, permettendo di raccogliere i pareri di diverse amministrazioni coinvolte nel progetto.
In questa fase iniziale, sono richiesti un parere paesaggistico e un’autorizzazione per l’espianto di alberi di olivo, due elementi cruciali per garantire che il nuovo insediamento sia compatibile con l’ambiente circostante e con le normative vigenti.
Il Piano di Lottizzazione “Scaloni” era stato approvato nel 1996. Ma la variante al Piano regolatore risale al successivo 2005.
Concepito per sviluppare una superficie di circa 14 ettari, l’equivalente di circa 28 campi da calcio di serie A, il piano prevede l’insediamento di 300 abitanti, con una cubatura totale di circa 25.000 metri cubi.
Le residenze si dovrebbero distribuire attorno a un ampio parco verde attrezzato.
La scadenza per l’invio di eventuali integrazioni o chiarimenti da parte delle amministrazioni coinvolte è fissata per il 30 ottobre 2024.
Il termine per la conclusione della Conferenza è stabilito per il 29 novembre 2024. Durante questo periodo, le amministrazioni devono esprimere le proprie determinazioni in merito al progetto, che dovranno essere motivate e specificare eventuali condizioni per il loro assenso.
In campo vi è il Comune di Frascati, ma anche la Città Metropolitana di Roma e la Regione Lazio.
Il rilascio del permesso di costruire è subordinato all’ottenimento di vari pareri e nulla osta, una prassi comune che garantisce un’attenta valutazione degli impatti ambientali e urbanistici di nuove costruzioni.
L’interesse verso questo progetto, dopo anni di attesa, è tornato a crescere, e molti cittadini sono già curiosi di sapere come cambierà il volto di Frascati e delle aree limitrofe.
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