Gli Oscar Green sono il concorso di Coldiretti Lazio che ogni anno premia le idee innovative dei giovani imprenditori agricoli. L’obiettivo è valorizzare l’ingegno e la creatività di chi ha scelto di investire nel settore agricolo, promuovendo un’agricoltura sostenibile e all’avanguardia, coniugando tradizione e innovazione.
Il concorso vuole dare risalto ai progetti che puntano alla tutela dell’ambiente, alla riduzione dell’impatto ambientale e alla valorizzazione del territorio.
La premiazione dei vincitori del 18° concorso Oscar Green, promosso da Coldiretti Giovani Impresa, si è tenuta sabato 19 ottobre presso il Teatro S. Francesco di Bolsena.
Tra i vincitori, provenienti da tutte le province del Lazio, a rappresentare la provincia di Latina è stato il progetto presentato dall’Istituto San Benedetto Einaudi Mattei.
A condurre l’evento di premiazione a Bolsena è stato l’attore e comico Marco Marzocca.
La serra aeroponica del San Benedetto di Latina agli Oscar Green: una rivoluzione nel settore agricolo
Il progetto “L’aeroponica arriva sui banchi di scuola: 0% sprechi 100% futuro” dell’Istituto San Benedetto Einaudi Mattei di Latina ha vinto l’Oscar Green nella categoria “Coltiviamo insieme”.
Il progetto ha visto il coinvolgimento degli studenti del tecnico e del professionale ad indirizzo agrario. A ritirare il premio a Bolsena sono stati i docenti Proff. Valeriano Dominici e Diana Donnini.
Al centro dell’idea innovativa sviluppata dall’Istituto San Benedetto di Latina è una serra-laboratorio aeroponico per la coltivazione di piante di lattughino da taglio biofortificate.
Per la loro coltivazione non è previsto né terreno, né substrato, perché le piantine sono sorrette artificialmente e l’apparato radicale è sospeso in aria. Per la loro crescita vengono utilizzate nebulizzazioni e soluzioni acquose, arricchite da fertilizzanti minerali, somministrati ad intervalli programmati telematicamente.
Una tecnologia all’avanguardia, che potrà essere esportata nello spazio
La serra aeroponica su cui si basa il progetto dell’Istituto San Benedetto di Latina è una tecnologia all’avanguardia, che permette di coltivare piante senza l’utilizzo
di terreno.
La serra-laboratorio innovativa basata sull’aeroponica è una tecnica di coltivazione che permette alle piante di crescere sospese in aria, senza bisogno di terreno. Le radici delle piante sono immerse in una soluzione nutritiva nebulizzata, che fornisce tutti i nutrienti necessari alla crescita.
Questo sistema permette di ridurre drasticamente il consumo d’acqua e l’impiego di pesticidi, garantendo prodotti più sani e rispettosi dell’ambiente. La coltivazione, inoltre, avviene in ambienti controllati, proteggendo le piante da parassiti e malattie.
Numerosi sono i vantaggi della coltivazione aeroponica: il minor impatto ambientale, i cicli di produzione più brevi e le rese più elevate, la possibilità di coltivare in
qualsiasi ambiente e stagione e la biofortificazione delle piante, che possono essere arricchite di nutrienti specifici per migliorare il loro valore nutrizionale.
Molteplici, inoltre, i campi di utilizzo di questa tecnologia all’avanguardia: dalla coltivazione di una vasta gamma di prodotti (dalle insalate alle erbe aromatiche, fino a
piante medicinali), al suo utilizzo in laboratorio per studiare la crescita e sviluppare nuove varietà di piante.
L’aeroponica, inoltre, è considerata una tecnologia promettente addirittura per la coltivazione di piante nello spazio.
La coltivazione aeroponica rappresenta, dunque, una vera e propria rivoluzione nel settore agricolo, offrendo numerosi vantaggi in termini di sostenibilità, qualità e produttività.
Un’occasione unica per gli studenti del San Benedetto di Latina
La partecipazione al concorso Oscar Green è stata un’opportunità unica per gli studenti dell’I.I.S. San Benedetto Einaudi Mattei di Latina di mettere in pratica le conoscenze acquisite a scuola e di confrontarsi con giovani agricoltori provenienti da tutta Italia.
Grazie a questo progetto, i ragazzi hanno sviluppato competenze in ambito scientifico, tecnologico e ambientale, oltre a un forte senso di responsabilità verso l’ambiente e la comunità.
L’istituto, a partire dal suo Dirigente Scolastico prof. Ugo Vitti, si dichiara orgoglioso dell’impegno mostrato dagli studenti e della voglia di questi ultimi nel costruire un mondo migliore. Queste le parole di Vitti:
«Questa vittoria è il frutto di un percorso educativo che ha coinvolto attivamente i nostri studenti. Il progetto premiato è stato l’occasione per far crescere nei nostri ragazzi la consapevolezza dell’importanza di un’agricoltura sostenibile e del valore del lavoro di squadra.
Attraverso questo progetto, abbiamo valorizzato il nostro territorio e le sue eccellenze agricole. La vittoria al concorso è un riconoscimento importante per tutta la comunità scolastica e per il territorio in cui viviamo».
Gli altri progetti vincitori degli Oscar Green di Coldiretti
In questa edizione degli oscar Green si sono particolarmente distinte le donne.
«Siamo orgogliosi dei nostri giovani agricoltori – ha affermato il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – che anche in questa edizione degli Oscar Green hanno dato il meglio con i loro progetti innovativi, prestando grande attenzione all’utilizzo delle nuove tecnologie, ma mantenendo il legame alle tradizioni, che custodiscono e si tramandano di generazione in generazione. Non è mancata neanche in questa occasione la loro sensibilità su temi ambientali e sostenibili, ma anche sociali ed educativi».
Rosa Bianchini di Viterbo ha vinto nella categoria “Impresa digitale e sostenibile” con il progetto “Termocheck”.
“Termocheck” è un bollino stampato con un inchiostro termocromico, che scompare se la temperatura dell’olio supera i 20 gradi, diventando quindi critica per la sua conservazione. In questo modo viene lanciato un segnale visivo al consumatore sensibilizzandolo sull’importanza della corretta conservazione del prodotto. Il bollino riappare subito se l’olio torna alla temperatura idonea.
Arriva da Frosinone la vincitrice della categoria “Campagna Amica”, Giorgia Campoli, con il progetto “Bee Happy”, che prende il nome dalla sua azienda di apicoltura.
Giorgia apre le porte della sua azienda ai bambini con eventi socio-formativi, sempre più richiesti dalle scuole e dagli asili, con l’obiettivo di avvicinarli alla natura e ai temi legati alla salvaguardia dell’ambiente, alla stagionalità e all’importanza delle api nell’ecosistema.
Mariangela Vitali ha vinto nella categoria “L’impresa che cresce” con il progetto “Olio Vitali beauty, la forza della natura”, basato sull’uso dell’olio come elisir naturale per prendersi cura della pelle.
Nasce così la linea di cosmetici Olio Vitali Beauty con un balsamo per le labbra, un olio protettivo solare per capelli e un latte dopo sole. L’azienda si trova nei territori della Sabina tra Montelibretti e Nerola.
È ancora una donna a trionfare nella categoria “È ancora Oscar Green”. La vincitrice è Clio Tesei dell’azienda agricola Opis di Rieti, che è stata premiata per il suo progetto “Il nostro mondo è il mondo delle api”.
Quella di Clio è una vera e propria missione, quella di far conoscere il più possibile il mondo delle api, la loro centralità sia nella natura che per l’uomo. E così il mercato di Campagna Amica diventa per la sua azienda un laboratorio itinerante delle api e dei loro prodotti con arnie, la smielatura e le degustazioni. Tutte attività che affascinano e coinvolgono consumatori e bambini.
L’Oscar Green per la categoria “Custodi d’Italia” ha visto trionfare Mauro Nanfra di Frosinone, con il progetto “Incrociare la tradizione”.
Mauro, insieme al fratello Luca, gestisce un’azienda zootecnica. Tra le numerose razze allevate c’è anche il suino nero dei Monti Lepini. Ed è proprio dal suo incrocio con il bianco tradizionale che hanno dato vita ad una nuova razza di suino, soprannominandola “Arlecchino del cavaliere”.
Gli Oscar Green hanno pensato anche ad una menzione speciale per gli “Agri Influencer”. In questa categoria hanno trionfato le Ecofattorie Sabine di Poggio Mirteto a Rieti con Alice Di Pietro e il suo progetto “Enter as stranger, leave as friend”.
La cooperativa agricola si contraddistingue per la sua propensione al digitale. Sono stati dei veri pionieri per l’utilizzo dei social network e dell’e-commerce. Un’altissima percentuale dei clienti dell’agriturismo li conosce dai social.
L’agriturismo è solo una delle attività di Ecofattorie Sabine, che accoglie al suo interno anche un caseificio per la trasformazione del latte ovino. Qui si produce tra gli altri il pluripremiato “Cacio Magno”, che ha rappresentato il Lazio ad Expo Milano tra le 12 eccellenze casearie della nostra regione e le 100 nazionali.
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