L’operazione ha portato alla denuncia di 4 persone.
Ad eseguire il sequestro sono state le Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Civitavecchia.
Il complesso da 25.000 metri cubi sotto sequestro penale si trova nel comune di Fiumicino ed è quasi del tutto ultimato. È costituito da due torri gemelle, che sono state edificate una vicino all’altra e che hanno anche una struttura sospesa di collegamento agli ultimi piani. Entrambe raggiungono un’altezza pari a 30 metri.
Le torri gemelle sono state edificate a Largo dei Delfini, nei pressi del porto canale di Fiumicino, all’altezza del ponte levatoio “2 giugno”.
Troppe varianti e scatta il sequestro
I due immobili dovevano essere destinati sia ad uso direzione, quali uffici e studi privati, che residenziale. Contano 54 unità abitative, per un valore economico di oltre 16 milioni di euro.
L’attività investigativa ha permesso di accertare che la costruzione sorge su una lottizzazione che è stata considerata abusiva.
La realizzazione dell’intero complesso immobiliare, ricadente in parte in area destinata a verde pubblico, è avvenuta in assenza di validi titoli edilizi.
Quelli originariamente ottenuti, infatti, erano diventati infatti illegittimi a seguito della presentazione di continue varianti in corso d’opera.
Le variazioni e le modifiche non erano conformi al permesso a costruire ottenuto e hanno consentito alla società costruttrice di conseguire un notevole, sproporzionato vantaggio in termini di volumetria realizzabile.
In ragione degli elementi probatori raccolti la GdF ha deferito alla Procura della Repubblica competente 4 soggetti: il direttore dei lavori, il progettista, il rappresentante legale della ditta esecutrice dei lavori e il rappresentante legale della società costruttrice.
L’ipotesi di reato ora è quella di lottizzazione abusiva e altre violazioni al testo unico dell’edilizia.
La risposta del costruttore
In seguito al sequestro operato stamane dalla Guardia di Finanza sul cantiere delle torri di Fiumicino, Palmerino Faratro, costruttore delle stesse, chiarisce la natura delle accuse e la posizione della sua azienda riguardo a tale situazione.
Questo il testo del comunicato stampa del costruttore:
«Desidero sottolineare che il sequestro effettuato oggi riguarda questioni esclusivamente tecniche, legate a presunte violazioni di volumetrie e destinazioni d’uso. Tutte le attività edilizie sono state realizzate in piena conformità con i permessi rilasciati dalle autorità competenti, sia comunali che regionali, usufruendo anche dello strumento del Piano Casa.
Sono assolutamente sereno riguardo la regolarità e la trasparenza delle procedure seguite. Confido nel poter dimostrare, attraverso la documentazione in nostro possesso, che non vi sono state irregolarità. Se ci sono stati errori da parte delle autorità che hanno rilasciato i permessi, questo sarà oggetto di ulteriori verifiche.
Voglio chiarire che il sequestro preventivo non ha alcun legame con questioni che riguardano la stabilità strutturale o altre tipologie di indagini. La questione è meramente urbanistica e documentale.
Affronteremo questa fase con la massima cooperazione e apertura, pronti a fornire ogni chiarimento necessario e a porre rimedio a qualsiasi discrepanza che potrebbe emergere nel corso delle indagini. La nostra priorità rimane quella di garantire che tutte le nostre attività rispettino le normative vigenti, contribuendo positivamente allo sviluppo della comunità di Fiumicino.»
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