La città di Castel Gandolfo col suo splendido lago Albano, uno dei più belli d’Italia, si trova al centro di un’operazione di controllo edilizio incrociato che ha portato all’adozione di un’ordinanza riguardante opere abusive realizzate su un terreno situato sul lungolago.
Stretta di Comune e Guardia di Finanza contro gli immobili abusivi
Il controllo e la relativa ordinanza di demolizione delle opere edilizie eseguite in assenza di autorizzazione sono stati eseguiti in zona Lungolago.
Come in altri casi recenti, l’intervento è stato eseguito da Polizia Locale gandolfina e dalla Guardia di Finanza di Velletri.
L’area in questione comprende un fabbricato, oltre ad un terreno circostante, che ha subito significative modifiche non autorizzate.
È emerso che un box auto è stato trasformato in una sorta di mini appartamento, generando un aumento di superficie utile e volume, in violazione della normativa urbanistica.
Gli interventi hanno incluso la creazione di un soggiorno-pranzo, un angolo cottura e una scala interna, operazioni che richiederebbero il rilascio di permessi specifici, mai ottenuti.
Castel Gandolfo, box e cantina vista lago trasformati in mini appartamento
“È stato effettuato – scrive il Comune di Castel Gandolfo nelle carte che abbiamo potuto consultare – un mutamento della destinazione d’uso da box auto a residenza. Mutamento accompagnato dall’esecuzione di opere edilizie.
Intervento che si connota come mutamento d’uso urbanisticamente rilevante ai sensi del D.P.R. 380/2001, art. 23-ter. In quanto il box auto è stato trasformato in soggiorno-pranzo, l’intercapedine è stata trasformata in angolo cottura.
È stata realizzata una scala interna di collegamento tra piano interrato e piano terra ed è stata realizzata una diversa distribuzione degli spazi interni. Pertanto, la superficie accessoria è stata trasformata in superficie utile, generando aumento di superficie utile nonché aumento di volume dell’edificio.
Nella trasformazione da box auto a soggiorno-pranzo, quest’ultimo ha inglobato anche una porzione di superficie esterna all’immobile, producendo un ulteriore ampliamento della superficie utile, nonché un ulteriore aumento di volume dell’edificio“.
Sul Lungolago tanti vincoli e tutele: aree super protette
Questa situazione si colloca in un contesto più ampio di tutela del paesaggio e della legalità edilizia nel territorio.
Infatti, il Comune di Castel Gandolfo è soggetto a diversi vincoli paesaggistici e normativi che proteggono l’integrità del suo ambiente.
Le opere abusive sono state eseguite in un’area riconosciuta per il suo valore estetico e culturale, come evidenziato dalle normative vigenti.
La realizzazione di modifiche su edifici situati in zone con tali vincoli rappresenta una violazione grave, tanto da richiedere misure drastiche come la demolizione.
L’ordinanza di demolizione impone di provvedere alla rimozione delle opere abusive entro 90 giorni dalla notifica.
Questa decisione non solo mira a ripristinare la legalità, ma anche a preservare il valore paesaggistico della zona, che è stata classificata a rischio sismico e sottoposta a specifici regimi di tutela.
Il monitoraggio delle attività edilizie è diventato cruciale per garantire il rispetto delle normative e la salvaguardia del territorio.
Castel Gandolfo, con il suo patrimonio naturalistico e culturale, rappresenta un esempio di come le amministrazioni comunali possano intervenire per tutelare l’ambiente e il paesaggio, rimuovendo gli abusi che minacciano la sua bellezza e integrità.
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