La commissione Cultura della Camera ha approvato la risoluzione Lega, «per far sì che gli edifici di architettura razionalista di Latina, esattamente come avvenuto in altre realtà italiane, siano riconosciuti Patrimonio Unesco», spiega la deputata pontina della Lega Giovanna Miele, componente della commissione Cultura, prima firmataria della risoluzione che chiede al governo un impegno affinché gli edifici razionalisti di Latina diventino patrimonio Unesco.
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«Architettura di Latina patrimonio unico»
«Un traguardo importante con cui può finalmente partire un iter che darà lustro alla seconda città del Lazio, ai suoi cittadini, alle imprese e alle aziende che qui operano. Quello che abbiamo sempre sostenuto è che la valorizzazione dei nostri palazzi storici, di un’architettura emblema degli anni ’30 e di una unicità che il nostro territorio è in grado di offrire è legato a doppio filo ad un turismo in crescita e allo sviluppo della nostra economia ancora in sofferenza» aggiunge Miele.
«Il via libera dimostra che la commissione ha colto pienamente la bontà del nostro provvedimento. Spiace che ancora una volta Pd, 5S e Avs abbiano preferito arroccarsi nelle proprie posizioni ideologiche anziché votare una risoluzione che rende onore all’orgoglio dei cittadini di Latina e al loro forte senso di appartenenza alla città», conclude.
I siti patrimonio Unesco in provincia di Latina e nel Lazio
I beni attualmente riconosciuti Patrimonio UNESCO nel Lazio sono:
- Centro Storico di Roma
- Villa Adriana a Tivoli
- Villa d’Este a Tivoli
- Necropoli etrusche di Cerveteri e di Tarquinia
- Macchina di S. Rosa a Viterbo, dal 2013 inserita nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità Unesco
- La Via Appia Regina Viarum, entrata a far ufficialmente parte del patrimonio Unesco lo scorso 27 luglio.
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