Non più dunque il classico “rimandato a settembre”, che ha accompagnato per decenni gli studenti. Anche se in verità ultimamente gli esami di recupero si svolgevano a fine agosto.
Una novità non da poco, che costringerà gli studenti rimandati a prepararsi con pochissimo tempo a disposizione per recuperare il debito.
Perché il Rosselli ha deciso di effettuare gli esami di recupero a luglio
Dalla Dirigenza dell’Istituto viene comunicato che la decisione di effettuare gli esami di recupero a luglio è conseguente alle problematiche che hanno contraddistinto l’inizio dell’anno scolastico:
«Si tratta del primo risultato dopo il dialogo avviato sul tema delle iscrizioni contestualmente alle proteste delle prime settimane di settembre».
Com’è noto, l’inizio dell’anno scolastico al Rosselli di Aprilia è stato burrascoso, accompagnato da proteste di genitori e studenti la cui iscrizione in un primo momento non era stata confermata.
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Uno dei motivi per cui la scuola si è trovata in difficoltà a gestire la composizione delle classi sembra proprio essere stato il dover aspettare gli esiti degli esami di recupero. Solo dopo gli esiti di quegli esami infatti si può conoscere l’effettivo numero di studenti che andranno a comporre una classe.
Per questa ragione il Rosselli ha preso la decisione di anticipare gli esami di recupero a luglio. Così recita il comunicato:
«La Dirigente Scolastica si è dimostrata sensibile alle osservazioni di studenti e genitori che segnalavano come una criticità lo svolgimento degli esami di recupero a fine agosto. Del resto, per le caratteristiche della scuola, avrebbe ritenuto opportuna questa decisione anche per gli anni passati. Ma, con tanti cambiamenti in atto e in urgenza soprattutto per la riforma del PNRR, aveva preferito non sovraccaricare il Collegio dei Docenti della responsabilità di una decisione che avrebbe prodotto l’ennesima attività nel delicato periodo degli esami di Stato».
L’anticipo degli esami di recupero a luglio dovrebbe consentire «una maggiore facilità di gestione nell’aggiornamento dei dati relativi al numero delle iscrizioni e alla capienza nelle aule in vista dell’accoglienza di settembre 2025».
È questa riflessione dunque che «ha condotto il Collegio a una presa di coscienza del problema sulla base della quale l’organo si è poi pronunciato».
Tour de force a luglio
«La decisione impegnerà la scuola in un vero tour de force all’interno di un periodo denso di scadenze e impegni. È una decisione che, si auspica, possa evitare problematiche simili a quelle già vissute all’inizio dell’anno scolastico in corso», prosegue il comunicato.
La composizione delle classi potrà essere meglio definita solo dopo gli scrutini degli esami di recupero, restando comunque suscettibile di variazioni determinate da iscrizioni e arrivi da altri istituti in momenti successivi, fa notare l’Istituto.
La richiesta di collaborazione con gli enti locali
Il comunicato si chiude con un invito ad una più stretta «collaborazione tra scuola e territorio finalizzata a occuparsi, sin da ora, del reperimento di nuovi spazi per i giovani di Aprilia, affinché possano continuare a fare scuola nei prossimi anni senza allontanarsi da casa».
«Il “Rosselli” rinnova il suo impegno affianco alla comunità apriliana a costruire soluzioni per il futuro, soluzioni che la scuola non può approntare in solitudine, ma solo in collaborazione con gli enti locali».
Mancano gli spazi, e nessuno fa niente
Tradotto in parole povere, quanto scritto nella chiusa del comunicato vuol dire: ad Aprilia gli spazi scolastici sono insufficienti.
La popolazione studentesca aumenta e ha a disposizione soltanto i 2 istituti di istruzione superiore: il Liceo Meucci e l’Istituto Carlo e Nello Rosselli. Due soli istituti ormai impossibilitati ad accogliere tutti in spazi degni.
Il famigerato terzo polo scolastico? Una leggenda.
Dalla Provincia, competente per l’istruzione superiore, tutto tace. Ma se non ci sono politici locali a darsi da fare per favorire gli interessi della propria comunità, c’è poco da sperare. I pochi fondi messi in campo vanno a chi si fa sentire di più. Non ad Aprilia.