Si tratta di una serie di incentivi a cui la Regione Lazio ha destinato la somma di 5 milioni di euro.
Gli incentivi sono per le aziende che assumono un over 35 disoccupato, dopo un accurato percorso formativo, ma anche i disoccupati stessi avranno, oltre a specifici corsi di formazione, il vantaggio di usufruire di un tirocinio retribuito con 800 euro al mese.
La finestra per l’adesione si è aperta martedì 22 ottobre e si chiuderà il 7 maggio 2025. Naturalmente il periodo potrebbe ridursi in caso di raggiungimento del limite dei fondi stanziati.
La formazione per il disoccupato
I disoccupati che aderiranno all’iniziativa saranno innanzitutto presi in carico e orientati. Questa azione ha una durata di massimo dodici ore e comprende:
- accoglienza e presa in carico;
- bilancio delle competenze;
- ricostruzione delle esperienze formative e professionali del lavoratore;
- counseling (leggi qui cosa significa);
- scouting (ricerca) delle opportunità occupazionali;
- supporto nella redazione del CV e delle lettere di accompagnamento;
- preparazione per un’adeguata conduzione di colloqui di lavoro; supporto all’autopromozione ecc.
Il tirocinio a 800 euro al mese
Alla fase di formazione del disoccupato over 35 seguirà poi quella del tirocinio presso un’azienda. I tirocini potranno essere svolti solo presso imprese con una sede operativa nella Regione Lazio.
I tirocini hanno una durata standard di 6 mesi, non prorogabili e devono prevedere un impegno mensile minimo di 30 ore settimanali. L’indennità stabilita è pari ad 800 euro al mese.
C’è poi un a terza fase, che però è facoltativa.
Se l’azienda è interessata all’assunzione del lavoratore che è stato formato tramite tirocinio, può usufruire di un ulteriore periodo di “formazione breve“. Ciò serve a potenziare l’acquisizione di competenze che rafforzino l’occupabilità del lavoratore.
L’assunzione del tirocinante
Al termine di questo percorso l’azienda potrà procedere all’assunzione del tirocinante. L’assunzione non è obbligatoria, ma se l’azienda decide di farla ottiene un ulteriore bonus assunzionale. Per ottenerlo, l’assunzione deve avvenire al massimo entro 3 mesi dalla conclusione del tirocinio.
Il bonus è concesso in questi due tipi di assunzione:
- Assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato full time o part time, ivi compreso il contratto di apprendistato e in somministrazione;
- Assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi, full time o part time, ivi compreso il contratto di somministrazione.
Quali disoccupati possono aderire
L’intervento è rivolto a persone adulte, residenti o domiciliati nella Regione Lazio, dai 35 anni compiuti in sù, disoccupati, non impegnati in corsi di formazione o altre politiche attive (quali tirocini, contratto di ricollocazione, ecc,).
Si considerano in stato di disoccupazione, oltre a coloro che non svolgono attività lavorativa, anche i lavoratori il cui reddito annuo da lavoro risulta pari o inferiore ad € 8.500,00 nel caso di reddito da lavoro dipendente o di € 5.500,00 nel caso di redditi da lavoro autonomo.
Cosa deve fare il disoccupato per aderire?
Vista tutta la documentazione prodotta dalla Regione Lazio (leggi qui l’intero bando), non è chiaro cosa debba fare un disoccupato over 35 per intercettare questa opportunità.
Abbiamo pertanto sentito l’Ufficio Stampa dell’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio. Ci hanno spiegato che in realtà il disoccupato non deve fare nulla, se non essere iscritto al Centro per l’Impiego (i vecchi Uffici di Collocamento).
Chi si deve attivare sono gli Enti di formazione, che poi ‘pescheranno’ dagli elenchi dei disoccupati. Anche le aziende possono attivarsi e, con la collaborazione di un Ente di formazione, avviare un percorso formativo finalizzato appunto all’assunzione.
In realtà il lavoratore disoccupato potrebbe anche lui cercare di fare qualcosa per attivare questo percorso formativo. Ma dovrebbe trovare un’azienda disposta ad attivarlo.
La soddisfazione dell’assessore: creiamo occupazione reale
Ha dichiarato Giuseppe Schiboni, assessore al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e Merito:
«Parliamo di persone spesso con un’alta professionalità e specializzazione, ma che per ragioni anagrafiche o di aggiornamento delle competenze non hanno occupazione. L’invecchiamento della popolazione, il mutamento del contesto sociale imponeva alla Regione Lazio la definizione di una misura come questa»
L’obiettivo, spiega Schiboni, è quello di «anticipare i fabbisogni di competenze, aggiornare i contenuti dei percorsi formativi e creare occupazione reale».