La Regione Lazio ha avviato un’indagine per contrastare l’erosione costiera che minaccia le spiagge di Anzio e Terracina.
L’iniziativa, incentrata sull’uso di tecnologie avanzate come droni, georadar e sonar, mira a individuare le aree più a rischio lungo il litorale e a studiare soluzioni efficaci per salvaguardare l’ecosistema marino e le attività balneari.
Droni, georadar e sonar ad Anzio e Terracina
Il progetto della Regione Lazio prevede un affidamento diretto per il servizio di rilievi idrografici e geofisici nei siti di Anzio e Terracina.
L’obiettivo è acquisire dati dettagliati sulle condizioni dei fondali attraverso una serie di rilevazioni batimetriche e geofisiche.
Queste operazioni saranno condotte con l’ausilio di sofisticati strumenti come il sonar a scansione laterale, il multibeam, il Sub Bottom Profiler e lo Spark Chirp e, per l’appunto, di georadar e droni.
Questi strumenti permetteranno di identificare eventuali depositi sabbiosi relitti, valutandone la compatibilità per un possibile intervento di ripascimento dei litorali.
L’obiettivo? Salvare le spiagge dalle mareggiate
Le tecnologie impiegate nel progetto rappresentano un punto di svolta nella gestione delle coste. Attraverso il sonar a scansione laterale e il multibeam, gli operatori potranno ottenere immagini ad alta risoluzione del fondale marino.
Mentre i profili sismici generati dal Sub Bottom Profiler e dallo Spark Chirp offriranno una visione stratigrafica dei sedimenti sotto il fondo marino.
L’uso combinato di questi strumenti permetterà di avere un quadro completo della conformazione geologica dei siti interessati e delle dinamiche erosive in atto, contribuendo così alla protezione del litorale.
Al via l’avviso pubblico
Per partecipare al progetto, gli operatori economici interessati devono manifestare il proprio interesse attraverso la piattaforma telematica STELLA della Regione Lazio.
Gli operatori devono registrarsi utilizzando credenziali SPID, CIE o CNS, garantendo così la massima sicurezza e trasparenza del processo.
La procedura di registrazione e di presentazione delle offerte richiede una firma digitale e il rispetto di precisi requisiti tecnici e normativi.
Gli interessati potranno fare riferimento ai manuali disponibili su STELLA per la guida operativa e per garantire la conformità ai requisiti della gara.
Le attività di studio vere e proprie inizieranno a dicembre e si concluderanno prima dell’inizio della primavera. L’appalto ha un valore complessivo stimato di 212.510 euro più iva.
Stop a mareggiate e erosione: per proteggere l’habitat costiero e marino
L’intervento proposto si inserisce nell’ambito delle attività di protezione e manutenzione delle coste della Regione Lazio.
La mappatura del fondale marino e lo studio geofisico delle aree interessate costituiranno la base per sviluppare progetti di ripascimento e preservare le spiagge dall’erosione.
La ricerca di depositi sabbiosi utilizzabili per questo scopo è un passo decisivo verso interventi mirati e sostenibili che potranno contribuire alla sicurezza e alla valorizzazione delle coste laziali, minacciate dall’azione erosiva del mare.
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