Il Dirigente scolastico, Maria Teresa Martelletti, ed il Comandante della Polizia Locale, Roberto Antonelli, hanno scelto di dedicare a questo delicato tema gli annuali incontri che vedono gli agenti confrontarsi da 8 anni con gli oltre 1.000 studenti della maggiore scuola media del territorio; gli stessi agenti che, ogni giorno, all’ingresso ed all’uscita delle classi vigilano nei pressi della scuole e che in diversi casi, con la collaborazione dei docenti e delle famiglie, sono riusciti a prevenire e a reprimere, prima di possibili degenerazioni, episodi spiacevoli di bullismo.
Gli incontri, iniziati la scorsa settimana, vedono gli agenti confrontarsi nei prossimi due mesi – oltre l’orario di servizio – con due classi a turno sul loro utilizzo quotidiano del web, sia attraverso il pc che, come sempre più spesso accade, attraverso smartphone e app di messaggistica on line che hanno sostituito di fatto gli sms. Oltre a ciò, gli agenti illustrano con dovizia di particolari tutti i vari pericoli che un uso non accorto della rete può generare, dall’apertura di profili face book e twitter con date non vere, da software ingannevoli, a temi più delicati – ma non sconosciuti – come richieste di incontri da parte di adulti, proposte di acquisti truffa di beni di consumo a prezzi stracciati, aste, giochi d’azzardo e, soprattutto, i danni causati da un uso dei social network al fine di diffondere in rete prese in giro o episodi di bullismo nei confronti di altri compagni di scuola o coetanei.
L’obiettivo è quello di insegnare ai ragazzi a sfruttare al massimo le potenzialità del web, e delle community on line, senza però correre i rischi connessi all’adescamento, cyber bullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per se o per gli altri.
Al termine degli incontri, agli alunni viene illustrato sia il sito del Comando che il profilo Twitter, soprattutto nelle sezioni a loro dedicate e quali strumenti di dialogo e di richiesta di aiuto anche on line e viene distribuito un questionario, da compilare in forma anonima e consegnare (ovviamente on line, via email) agli agenti al fine di mappare la reale conoscenza del web e dei pericoli in esso contenuti nei ragazzi di Ciampino.