Parliamo di un permesso di costruire rimasto inutilizzato per quasi un decennio e mezzo che è stato ‘trasformato’ dal Comune di Frascati in due nuovi edifici – non sappiamo se hotel o B&B – più due immobili pluri-residenziali, ossia ville.
Il nuovo complesso immobiliare di quattro edifici totali sorgerà sulla via Tuscolana all’altezza del civico n.13/C, a due passi da un prestigioso hotel che, proprio di recente, ha subito un pesante ordinanza da parte del municipio per un presunto abuso edilizio.
Ci troviamo nella zona proprio davanti all’Istituto religioso del Padri Salesiani.
Frascati, dopo 13 anni un vecchio permesso di costruire si ‘trasforma’
Il recente progetto, presentato a luglio 2024 dalla società F. s.r.l., ha ottenuto l’ok definitivo grazie a una Conferenza di servizi, un tavolo tecnico che ha permesso di velocizzare i tempi di approvazione del cambio edile, arrivato in appena tre mesi, un vero record.
Il progetto originario ha seguito un iter lungo e complesso, che ha visto coinvolte numerose amministrazioni ed enti di controllo.
La richiesta per il rilascio del permesso di costruire inizialmente fu concessa 13 anni fa, nel 2011.
Poi, come anzidetto, a luglio 2024, la F. s.r.l. ha avanzato l’istanza di aggiornamento alla concessione edilizia per trasformare il progetto originale, introducendo al suo interno strutture ricettive.
Sempre a luglio, lo Sportello Unico per l’Edilizia di Frascati ha indetto la Conferenza dei servizi che si è rivelata decisiva.
Questo processo ha richiesto una serie di pareri formali da parte di enti regionali e statali, con particolare attenzione agli aspetti paesaggistici e ambientali.
Cosa prevede il progetto
Il piano prevede la realizzazione di due edifici a uso residenziale, destinati a ospitare appartamenti plurifamiliari, e di due strutture a destinazione turistica, tra cui hotel o bed & breakfast, che saranno progettate per integrarsi con il paesaggio e rispondere alla crescente domanda turistica della città.
La Regione Lazio e il Ministero dei Beni Culturali hanno posto specifiche condizioni per garantire che l’impatto sul territorio fosse minimo e che il progetto rispettasse l’estetica tradizionale e il paesaggio della zona.
Le condizioni per il via libera
La Direzione Regionale Urbanistica e il Ministero dei Beni Culturali hanno dato il loro assenso con alcune condizioni vincolanti.
Gli edifici, per esempio, dovranno rispettare un’estetica sobria, con colori tenui e materiali tradizionali come la calce, evitando decorazioni superflue.
Le pavimentazioni esterne saranno realizzate in materiali permeabili, per mantenere una corretta traspirabilità del suolo e limitare l’impermeabilizzazione.
Sul fronte ambientale, si è posta attenzione alla preservazione delle alberature esistenti. Qualora alcuni alberi dovessero essere rimossi, saranno reimpiantati nello stesso contesto, contribuendo a mantenere il verde della zona.
Un’altra richiesta riguarda la viabilità interna al sito: sarà ridimensionata per ridurre l’impatto visivo delle strade carrabili, a favore di percorsi pedonali più ampi e arricchiti di vegetazione.
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