Ma è polemica sulla strategia grafica utilizzata. «Mi chiedo quale ‘risparmio’ dovesse esserci se la Prefettura di Roma ha fatto stampare la scheda elettorale di Anzio mettendo uno sopra all’altro e vicinissimi i candidati sindaco e le relative liste collegate» sostiene Aurelio Lo Fazio, candidato sindaco del Pd ad Anzio.
Lo stesso problema ce l’ha Nettuno, dove il numero di candidati a sindaco è sempre lo stesso, cinque.
Scelta grafica opinabile
«Una scelta grafica opinabile e che metterà in difficoltà gli elettori, soprattutto coloro che scegliessero di fare il voto disgiunto, possibilità prevista e non ostacolata dall’attuale legge vigente in materia».
«Sono certo della buona fede della Prefettura, così come sono altrettanto certo del fatto che tale scelta può solo favorire il candidato della destra-centro che si ripropone alla guida della città».
Per questo, conclude Lo Fazio: «Chiedo al Prefetto Lamberto Giannini se fosse possibile rivedere graficamente la scheda al fine di renderla più possibile intellegibile per i cittadini che si recheranno alle urne il 17 e 18 novembre prossimi».
Guarda anche: la scheda elettorale fac simile del Comune di Anzio
Guarda anche: la scheda elettorale fac simile del Comune di Nettuno
Il “giallo” dell’incompatibilità di metà candidati a Nettuno
Quasi la metà dei candidati che concorrono per un posto in Consiglio comunale risulta ineleggibile. O meglio: in caso di elezione sarebbe incompatibile con la carica. Che equivale a una ineleggibilità. Il motivo: ha debiti con il Comune.
Nello specifico si parla di debiti relativi alla TaRi, la tassa sui rifiuti che sarebbe stata pagata solo in parte o proprio evasa.
È uno dei dettagli emersi nel corso della visita della Commissione antimafia nei giorni scorsi sia a Nettuno che ad Anzio.