Il fratello della vittima è arrivato per svolgere tutte le pratiche Inail relative al risarcimento e ha attaccato pesantemente Soni, la compagna di suo fratello, che a suo dire non ha diritto al denaro perché lei e Satnam non erano sposati.
In ballo ci sono parecchi soldi, quelli raccolti da una sottoscrizione, circa 630 mila euro. Soldi che Amritpal ritiene debbano essere destivati solo alla sua famiglia.
La compagna di Satnam è rimasta sola
Soni in realtà non rivendica, e non ha mai rivendicato, alcunché di pertinenza della famiglia di Satnam «ma agisce esclusivamente a tutela dei diritti riconosciuti dall’ordinamento giuridico italiano alla convivente more uxorio», spiega l’avvocato Gianni Lauretti, che difende la donna.
«Soni e Satnam hanno convissuto per tre anni in Italia e condiviso qualsiasi aspetto della loro vita affettiva, familiare e lavorativa – prosegue Lauretti -. Hanno sempre inviato aiuti alle loro famiglie di origine e stavano costruendo insieme il loro futuro. Questo tragico avvenimento ha improvvisamente spezzato ogni aspettativa ed ogni sogno e Soni si è ritrovata improvvisamente sola, in un paese straniero senza più il suo unico riferimento, senza lavoro e senza conoscere la lingua italiana».
Aiuti elargiti direttamente a lei
«Molte persone, da tutta Italia, hanno compreso il suo dramma e le hanno inviato direttamente degli aiuti materiali ed economici che nulla hanno a che vedere con quanto di spettanza degli eredi di Satnam. Anche le raccolte di fondi di amministrazioni comunali e rappresentanze sindacali hanno visto pervenire donazioni dirette a Soni da parte di chi ha inteso aiutare esclusivamente la convivente di Satnam».
La guerra è solo all’inizio. Peraltro Amritpal è ospite del Comune di Cisterna nella foresteria preparata già per i familiari di Satnam, che sarebbero dovuti venire in Italia per i funerali, salvo poi aver deciso di rimpatriare la salma.
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