Nel 2021, per sei settimane, le riprese sul litorale romano: ora il film è pronto per essere distribuito e parla di femminicidi, tema ancora oggi attualissimo come secoli fa.
“La scintilla è stata un articolo di giornale che parlava di un uomo che aveva ucciso la moglie per gelosia. Una sinossi brevissima della tragedia inglese – ha spiegato Leo –. Mi ha stupito come un testo scritto nel 1600 raccontasse in maniera così precisa le dinamiche psicologiche che portano un uomo nella deriva malata”.
“In tutta l’opera dà una motivazione sempre diversa per quello che fa. Ho lavorato sull’esasperazione di un narcisismo patologico di un uomo che ha la necessità di sottomettere gli altri alle proprie macchinazioni”.
L’Otello di Edoardo Leo ad Anzio
Il moro è interpretato da Jawad Moraqib mentre Desdemona è Ambrosia Caldarelli. Per sé Edoardo Leo ha ricavato il ruolo di Iago.
“Ho scoperto la sua forza straordinaria che fa sprofondare nella carne e nella strada l’opera di Shakespeare, ma ne mantiene comunque intatta la poesia e, al tempo stesso, la rende contemporanea. Volendo fare un’operazione di traduzione senza toccare il testo, dovevo lavorare negli spazi tra le parole”.
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Una storia di femminicidio, narcisismo, patriarcato
“Non è un adattamento ma una traduzione letteraria dall’inglese al dialetto romano e napoletano”, avverte il regista.
“Non ho aggiunto né modificato nessuna parola, è esattamente così com’è, ambientandolo però nel 2001. Facendo questa operazione, ne è venuto fuori un film che parla incredibilmente di noi, purtroppo e tragicamente, di quello che succede tutti i giorni sui giornali”.
“L’Otello è una storia di un femminicidio, si dovrebbe chiamare La tragedia di Desdemona e invece si chiama la Tragedia di Otello”, chiosa ancora Edoardo Leo.
“Questo ha destato l’interesse di molti atenei che mi hanno chiesto di andare a parlare ai ragazzi un po’ di Shakespeare, dei temi dell’Otello e quindi affettività, maschilismo, patriarcato, violenza di genere e, dal punto di vista più accademico, farmi parlare di come ho fatto questa traduzione, di come possiamo usare la risorsa straordinaria che sono i dialetti”.
Il tour negli atenei è durato 15 giorni. In quel lasso di tempo cinque donne sono state uccise dai rispettivi mariti o compagni.