Sermoneta si prepara a rinnovare la sua offerta per chi vuole celebrare il proprio matrimonio o unione civile in uno dei borghi più suggestivi del Lazio.
Da oggi, infatti, i privati che possiedono strutture di pregio nel territorio comunale di Sermoneta potranno candidarsi per diventare sedi ufficiali per la celebrazione dei matrimoni e delle unioni civili.
L’amministrazione comunale di Sermoneta, guidata dal sindaco Giuseppina Giovannoli, ha lanciato un avviso pubblico per raccogliere le manifestazioni di interesse da parte di titolari di immobili o strutture ricettive che desiderino contribuire alla valorizzazione del territorio e accogliere coppie in cerca di un luogo unico e speciale per officiare il proprio matrimonio.
Si parla ovviamente della celebrazione del rito di matrimonio civile o unione civile, non del rinfresco e festeggiamenti successivi.
Attualmente, chi desidera celebrare il proprio matrimonio o unione civile a Sermoneta può scegliere di veder officiato il rito in una delle seguenti location:
- la Sala Consiliare del Comune,
- il Belvedere,
- l’antica Loggia dei Mercanti,
- il Giardino degli Aranci,
- per le cerimonie in pianura, il Centro Civico di Monticchio.
Ora, con questa iniziativa, si apre la possibilità di ampliare l’offerta, coinvolgendo anche strutture private che possano vantare qualità storiche, architettoniche, paesaggistiche e artistiche particolarmente significative. Queste diventerebbero in pratica una sede distaccata dell’Ufficio di Stato Civile.
Matrimonio a Sermoneta: una strategia per la valorizzazione del territorio
La scelta di ampliare le opzioni per le celebrazioni del rito di matrimonio civile rientra in una strategia di promozione del patrimonio culturale e turistico di Sermoneta, che vuole offrire sia ai residenti che ai turisti la possibilità di scegliere luoghi affascinanti per il proprio giorno speciale.
Il sindaco Giuseppina Giovannoli ha sottolineato che questa iniziativa risponde anche alle numerose richieste pervenute nel corso degli anni da parte di cittadini che desiderano celebrare il rito nuziale in ambienti privati.
«L’ampliamento dell’offerta – ha dichiarato la prima cittadina – è una strategia per arricchire il nostro territorio, offrendo a tutti una maggiore scelta di luoghi dove poter celebrare le nozze, mettendo in vetrina anche le capacità ricettive e l’ospitalità di Sermoneta, unita alla sua bellezza culturale e paesaggistica».
Come candidare la propria struttura a location per l’ufficio del rito di matrimonio civile a Sermoneta
L’avviso pubblico emanato dal Comune di Sermoneta è rivolto a soggetti pubblici o privati (persone fisiche o giuridiche), titolari di edifici, aree, strutture ricettive o locali pubblici di somministrazione all’interno del territorio comunale di particolare pregio storico, estetico, ambientale, architettonico, paesaggistico, artistico o idonei alla valorizzazione del territorio.
Questi soggetti sono invitati ad inviare la propria manifestazione di interesse laddove siano interessati a concedere in comodato d’uso gratuito idonee strutture da destinare, anche in maniera frazionata nel tempo e nello spazio, all’istituzione di un separato Ufficio di Stato Civile per la celebrazione matrimoni, costituzione delle unioni civili e celebrazioni simboliche.
L’avviso specifica che non si tratta di una procedura di gara/concorsuale e, pertanto, non sono previste graduatorie di merito o attribuzione di punteggi.
Al momento quella del Comune di Sermoneta è soltanto una mera indagine conoscitiva finalizzata alla raccolta di manifestazioni di interesse. La ricezione delle manifestazioni di interesse non vincola in alcun modo l’Amministrazione a procedere alle successive fasi procedimentali
La partecipazione all’avviso non dà dunque automaticamente diritto alla stipula di alcun contratto di comodato con l’Amministrazione Comunale, né alcun diritto di prelazione, impegno o vincolo per le parti interessate.
Il termine per la presentazione delle candidature è fissato al 28 novembre. Sul sito web del Comune di Sermoneta è possibile consultare l’avviso completo.
Requisiti per una location per ospitare la celebrazione del matrimonio o unione civile
Le strutture che volessero candidarsi devono trovarsi all’interno del territorio comunale di Sermoneta. Devono essere di particolare pregio storico, estetico, ambientale, architettonico, paesaggistico, artistico o idonei alla valorizzazione del territorio.
Le aree e relative pertinenze individuati e messi a disposizione per la celebrazione del matrimonio o unione civile dovranno essere adeguatamente decorosi e prestigiosi in relazione alla funzione pubblica ed istituzionale cui saranno destinati, e comunque confacenti alla solennità della circostanza.
Dovranno inoltre essere adeguatamente arredati ed attrezzati per la celebrazione dei riti civili.
La dotazione standard di beni che dovrà essere garantita è la seguente:
- n. 5 poltroncine (di cui n. 2 destinate ai nubendi/contraenti l’unione civile, n. 2 ai loro testimoni e n. 1 all’Ufficiale di Stato Civile celebrante) adeguate alla solennità della celebrazione;
- n. 1 banco per la firma dell’atto, di forma e dimensioni adeguate alla solennità della celebrazione;
- fornitura di impianto audio munito di microfono, idoneo ad assicurare un’ottimale acustica negli spazi in cui si svolge la celebrazione;
- supporto per n. 3 bandiere;
- bandiere Italiana ed Europea (la bandiera della Città di Sermoneta verrà fornita dal Comune).
Ovviamente la struttura dovrà essere a norma ed in regola con tutti i requisiti vigenti in materia di impiantistica, superamento delle barriere architettoniche, tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, prevenzione incendi.
Nessuna spesa a carico del Comune e nessun indennizzo alla location
La concessione in comodato gratuito e l’istituzione delle sedi separate di Stato civile non comporterà oneri e spese per l’Amministrazione comunale di Sermoneta.
L’istituzione dell’Ufficio separato di Stato Civile non comporta la corresponsione di alcun corrispettivo in denaro da parte del Comune di Sermoneta al proprietario o possessore del sito.
I proprietari delle sedi, prima della stipula del contratto dovranno esibire apposita polizza di responsabilità civile verso i terzi, per danni a cose e persone
Il Comune infatti non potrà in alcun modo essere ritenuto responsabile in sede civile e penale per eventuali danni a cose e/o persone verificatesi nel luogo adibito ad Ufficio separato di Stato Civile durante l’intero periodo della concessione del sito. La responsabilità resterà a carico del proprietario e/o possessore dei locali, che a tal proposito sottoscriveranno separata dichiarazione di manleva.
I costi per l’utilizzo della location da parte dei futuri sposi saranno oggetto di contrattazione separata con i possessori delle strutture, rispetto alla quale l’Amministrazione Comunale rimarrà estranea.
La celebrazione del matrimonio civile in luoghi diversi dalla casa comunale
Secondo l’art. 106 del Codice Civile, il matrimonio civile deve essere celebrato pubblicamente nella casa comunale.
Tuttavia, il Decreto del Presidente della Repubblica n. 396/2000 consente ai Comuni di stabilire altri uffici di Stato Civile per specifiche funzioni, con l’approvazione della Giunta Comunale.
I matrimoni civili possono essere celebrati anche in luoghi esterni alla casa comunale, in siti che, in ragione della propria importanza storica, estetica o ambientale, abbiano anche una destinazione turistica.
È quanto specifica in particolare la circolare del Ministero dell’Interno n. 10/2014, emanata a seguito del parere del Consiglio di Stato n. 196/2014, in risposta all’evoluzione dei costumi e della società.
Un matrimonio può essere celebrato in una struttura privata, purché il sito sia messo a disposizione del Comune tramite un contratto (ad esempio comodato d’uso o locazione) e sia riservato per uso pubblico in modo continuo, non solo per eventi occasionali (ad esempio un matrimonio una tantum).
In pratica, ci si può unire civilmente anche in location diverse dal municipio, ma devono essere posti che il Comune ha designato come luoghi ammessi alla celebrazione del matrimonio civile.
Ci si può sposare anche in riva al mare o nel mezzo di un bosco, purché siano luoghi che il Comune ha autorizzato alla celebrazione di riti civili.
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