I dati sulle liste d’attesa dell’Osservatorio Aziendale della Asl di Latina
Sette persone su 10 aspettano più di 3 mesi per un esame alla Asl di Latina. Questo è uno dei dati emersi da uno studio dell’Osservatorio Aziendale della Asl di Latina.
L’Osservatorio Aziendale della Asl di Latina si è riunito per il confronto sul Piano di tutela del cittadino per l’abbattimento delle liste di attesa.
I dati sui tempi di attesa, che si possono verificare sul sito regionale, non sono per nulla confortanti. Basta analizzare, per esempio, i tempi per gli esami della diagnostica strumentale della Asl di Latina:
- 8,7 cittadini su 10 riescono ad avere nei tempi previsti accertamenti diagnostici che devono essere svolti entro 72 h (Urgente);
- solo 5,5 cittadini su 10 riescono ad avere nei tempi previsti accertamenti diagnostici che devono essere svolti nell’ arco di massimo 10 giorni (Breve);
- solo 7 cittadini su 10 sono riusciti ad avere accertamenti diagnostici nei 60 giorni previsti (Differibile);
- solo 3 cittadini su 10 sono riusciti ad avere accertamenti diagnostici nei 120 giorni previsti (Programmabile);
Infine si evince che solo 4,9 cittadini su 10 riescono a prenotare un accertamento diagnostico nei tempi previsti dalla normativa tra tutte e quattro le tempistiche.
Anche per quanto riguarda le visite nello stesso periodo di riferimento i dati non migliorano: solo 5,8 cittadini su 10 riescono ad avere una visita nei tempi previsti (tra i quattro differenti codici di priorità che possono essere assegnati dal proprio medico).
Investire più risorse nella sanità pubblica
Secondo la Cgil è necessario investire più risorse nella sanità pubblica e non dirottarne ulteriori al settore privato: «È sotto gli occhi di tutti infatti che a fare le spese di questa situazione inaccettabile sono i servizi pubblici, sempre più impoveriti, e l’utenza più fragile e anziana».
Sempre secondo quanto affermato dalla Cgil, il problema delle lunghe liste di attesa è un rischio soprattutto per le fasce più fragili della popolazione che rischiano così di rinunciare alle cure:
«Al tavolo dell’Osservatorio Aziendale sulle liste di attesa abbiamo sottolineato che la problematica dei tempi troppo lunghi e delle prestazioni cosiddette fuori soglia riguarda, soprattutto, le fasce deboli della cittadinanza, che non posso permettersi di curarsi nel privato e così scelgono di rinunciare alle cure».
Stanziati fondi per l’abbattimento delle liste d’attesa alla Asl di Latina
La Regione ha stanziato per la Asl di Latina 1.270.827 euro, per il recupero di circa 28.000 prestazioni. Non è tuttavia ancora chiaro in che modo tali risorse verranno utilizzate.
Per la Cgil occorrerebbe potenziare le uniche due risonanze magnetiche presenti nella Asl di Latina e attivare nel Sud Pontino il servizio Tac, i due ecografi ancora inutilizzati e il mammografo presso il centro di alta diagnostica di Gaeta sollecitandone l’apertura.
«A febbraio scorso abbiamo organizzato presidi di protesta davanti all’ospedale Goretti di Latina e all’ex Ospedale Di Liegro di Gaeta, insieme allo Spi Cgil e alla Fp Cgil, proprio per chiedere alla ASL di Latina e alla Regione Lazio l’abbattimento delle liste di attesa e l’attivazione del centro di alta diagnostica (che ha a disposizione una tac a 128 strati ben due ecografi e un mammografo), visto che erano ancora fermi.
La Asl ci ha comunicato che è arrivata l’autorizzazione per l’apertura ed è in corso la formazione del personale, ma continueremo a monitorare la situazione».
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