Dagli uffici della Regione è arrivata la richiesta di recuperare gli affitti arretrati di alcuni immobili a uso sociale concessi a enti locali e associazioni albanensi, in particolare in relazione ad un locale con doppio ingresso su via Donatori del Sangue e Corso Matteotti.
La Giunta regionale, difatti, con una richiesta del 7 novembre 2024 ha richiesto alle associazioni riconducibili alla banda comunale ed all’associazione arbitri (che vanta un suo membro in serie A) che, per gli utilizzi pregressi non saldati, dovranno versare una cifra totale di 28.334 euro.
Albano, la Regione Lazio batte cassa a banda e arbitri
La decisione arriva nell’ambito di un processo di riorganizzazione e valorizzazione degli immobili pubblici della Regione Lazio. Gli immobili interessati – identificati nelle particelle catastali 380 sub 15 e 380 sub 16 – erano stati concessi per attività sociali e istituzionali ad associazioni locali.
Tuttavia, solo l’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo, che occupava un’altra particella dello stesso immobile, aveva regolarmente versato il canone concessorio.
Le altre due associazioni, invece, non avevano adempiuto agli obblighi di pagamento relativi agli anni passati.
La Regione: le due associazioni di Albano potranno restare nell’immobile
Le due associazioni potranno continuare ad usare i locali, per la Regione Lazio. Ma a patto che paghino tutti gli arretrati. Infine, in seguito alla variazione della classificazione, la Regione ha stabilito anche che tali immobili rientrano ora nel patrimonio “indisponibile”, destinato a finalità pubbliche e non più disponibili per concessioni a canoni di mercato.
Il Comune di Albano Laziale ha presentato richiesta per ottenere la gestione degli immobili a canone ricognitorio – un affitto agevolato che prevede il 10% del valore di mercato, pari a 3.792 euro annui.
La concessione durerà sei anni, tacitamente rinnovabile, con la possibilità di estensione fino a 16 anni qualora si effettuino investimenti significativi negli immobili, per un valore pari ad almeno tre volte il canone annuo di mercato.
La richiesta avanzata dal Comune di Albano riflette un intento di mantenere questi spazi a disposizione per le attività delle associazioni cittadine.
Tuttavia, la Regione ha anche chiarito che le associazioni devono regolarizzare i debiti pregressi, ammontanti rispettivamente a 11.534 euro per il Complesso Bandistico e a 16.804 euro per l’Associazione Arbitri, per un totale di 28.338 euro. L’Associazione Arbitri ha già dimostrato la propria disponibilità, anticipando una somma parziale di 11.609 euro. Mentre il Complesso Bandistico ha richiesto una lunga rateizzazione per agevolare il saldo.
Troppi debiti, la Regione si muove per chiedere gli arretrati
Questa azione della Regione Lazio si colloca in un più ampio progetto di gestione e controllo degli immobili pubblici. La Giunta regionale sta infatti cercando di ottimizzare le risorse e garantire che il patrimonio regionale venga gestito con trasparenza e responsabilità. Inoltre, questa nuova classificazione in “patrimonio indisponibile” assicura che tali immobili restino destinati a finalità di utilità pubblica, impedendo che siano usati per scopi privati o speculativi.
Via alla concessione a canone ridotto
Il provvedimento prevede inoltre che gli immobili siano assegnati al Comune di Albano Laziale attraverso una concessione a canone ridotto, mirata a supportare iniziative di carattere sociale e istituzionale. L’interesse pubblico rimane, infatti, il punto centrale delle disposizioni applicate, mantenendo viva la destinazione originaria degli spazi per attività di rilevanza collettiva e culturale.
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