Nella città delle fragole due case abusive sono state costruite a bordo del lago, in una zona non distante dal celebre Museo delle Navi, in via delle Pantane. I due immobili sono al centro di una vicenda giudiziaria che si protrae ormai da quasi quattro decenni.
L’ultima sentenza del TAR del Lazio è del marzo scorso, e ha negato il tentativo di salvare la bontà dei due fabbricati. La vicenda approda ora al Consiglio di Stato, secondo grado della Giustizia Amministrativa.
Visto che la proprietaria ha presentato un ricorso contro la sentenza del Tar del Lazio. Il Comune di Nemi ha deciso di costituirsi in giudizio per tutelare i propri interessi.
Il via libera della Giunta guidata dal sindaco Alberto Bertucci alla costituzione in giudizio risale a pochi giorni fa.
A Nemi 2 case abusive sul lungolago dal 1986
La vicenda ha radici antiche: la prima richiesta di condono edilizio dei due immobili privi dei regolari permessi urbanistici fu avanzata il 10 marzo 1986, così scrivono i giudici tra le carte giudiziarie.
Solo dopo molti anni, però, per la precisione nel 2014, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio aveva emesso un provvedimento per la rimozione delle due costruzioni. Gli edifici erano stati considerati in contrasto con le normative di tutela del paesaggio e del patrimonio archeologico.
Contro questa decisione, la proprietaria dei fabbricati ha presentato ricorso al TAR del Lazio. Il Tribunale, però, lo ha rigettato nel marzo 2024, confermando la legittimità dell’azione intrapresa dalla Soprintendenza.
Comune di Nemi fermo sulle proprie decisioni
Nonostante la sentenza sfavorevole, il caso è stato ora riaperto.
La proprietaria ha infatti deciso di portare la questione davanti al Consiglio di Stato, chiedendo l’annullamento e la revisione della sentenza del TAR.
Il Comune di Nemi, che negli anni ha mantenuto una posizione ferma a favore della legalità e del rispetto delle norme urbanistiche, ha deliberato di costituirsi in giudizio per difendere le proprie decisioni.
In una recente riunione della Giunta comunale, presieduta dal sindaco Alberto Bertucci e con la partecipazione degli assessori Giovanni Libanori e Donatella Chialastri, è stato approvato all’unanimità il mandato per avviare la difesa legale.
La delibera evidenzia l’importanza di garantire la tutela del territorio e il rispetto delle norme paesaggistiche, particolarmente rilevanti in un’area come il lago di Nemi, che è parte integrante del patrimonio storico e culturale della regione.
Un caso emblematico: case abusive accanto al Museo delle navi romane
Questa vicenda è rappresentativa delle difficoltà che molte amministrazioni locali affrontano nel far rispettare le normative urbanistiche, specialmente in aree di pregio storico e paesaggistico.
Il lungolago di Nemi, noto per il suo valore culturale e turistico, è un bene collettivo che richiede una gestione attenta e responsabile.
La presenza di costruzioni abusive non solo deturpa il paesaggio, ma forse mina la credibilità delle istituzioni nel far rispettare le regole.
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