“Gli agenti del Commissariato – riferisce una nota stampa della Questura – hanno cercato invano l’uomo presso la propria abitazione; lo hanno successivamente intercettato su Via dei Cinque Archi nel territorio del comune di Velletri. Probabilmente, consapevole della definizione del procedimento penale a suo carico e dell’imminente sua esecuzione, si era reso irreperibile per sfuggire alla cattura”. Contemporaneamente gli agenti erano anche alla ricerca del fratello di Rosario, ovvero di Nino Montenero, destinatario di identico provvedimento dell’Autorità Giudiziaria in quanto anch’egli deve espiare la stessa pena detentiva per lo stesso reato consumato in concorso. Nino Montenero, sfuggito alla cattura della scorsa notte si è costituito al Carcere di Velletri alle 15 di oggi.
Una ricostruzione, quella fornita dalla Questura, che la famiglia contesta. “Mio padre Rosario Montenero – scrive il figlio – non era reso irreperibile per sfuggire alla condanna, semplicemente non era in casa. Come d’altronde nessuno di noi, avendo mia sorella all’ospedale per un intervento! Non appena giunti a conoscenza della notizia dell’avvenuta esecuzione, io e mia madre nonché sua moglie, lo abbiamo accompagnato noi stessi al carcere di Velletri per costituirsi. Mio padre si è presentato davanti al carcere ma gli agenti lo stavano aspettando davanti al carcere”.