30/11/2024
Renato Mastrella
Frascati, sarà disattivato il traliccio di telefonia ubicato davanti la basilica di San Pietro: il Tribunale ha infatti bloccato la Telecom.
Una lunga battaglia legale ha messo fine alla controversia sull’installazione di un traliccio per telefonia mobile nella centralissima Piazza San Pietro, a pochi passi dall’omonima basilica.
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha dichiarato irricevibile il ricorso presentato dalla società di telecomunicazioni contro il diniego alla prosecuzione del funzionamento del traliccio stesso che è iniziato il 20 giugno 2018, visto il successivo diniego imposto dall’Ente Parco dei Castelli Romani.
Questo è quanto riporta la sentenza del Tar del Lazio del 29 novembre.
La vicenda ha inizio nel marzo 2017, quando la nota società di telecomunicazioni, in collaborazione con una società immobiliare, ha presentato una richiesta per l’installazione di un traliccio per il servizio radiomobile da posizionare sul lastrico solare di un edificio in Piazza San Pietro.
Il progetto ha ricevuto inizialmente il via libera. Il Comune di Frascati e l’Arpa Lazio hanno rilasciato entrambi parevi favorevoli. L’impianto è stato ultimato e attivato.
Tuttavia, la costruzione ha suscitato forti perplessità da parte dell’Ente Parco, titolare della tutela paesaggistica dell’area.
Già nell’ottobre 2018, l’Ente aveva notificato una diffida alla prosecuzione dei lavori, sostenendo che il progetto violava i vincoli paesaggistici e che il precedente parere negativo all’installazione del traliccio non era stato comunicato alle parti interessate.
La società di telecomunicazioni ha avviato un ricorso contro il parere negativo dell’Ente Parco, sostenendo la legittimità dell’autorizzazione ricevuta da Comune e Arpa.
Il Tar Lazio investito della questione ha fatto emergere un nodo cruciale: il ricorso è stato presentato fuori tempo massimo.
Secondo il tribunale, la società avrebbe avuto piena conoscenza degli atti dell’Ente parco dei Castelli Romani già nell’ottobre 2018, data della prima diffida ricevuta via PEC. Di conseguenza, il termine per impugnare il parere negativo era scaduto già a dicembre dello stesso anno.
Nell’udienza del 25 ottobre scorso, il Tar Lazio ha definitivamente dichiarato irricevibile il ricorso per decorrenza dei termini. Questo ha comportato il rigetto di tutte le contestazioni sollevate dalla società di telecomunicazioni.
La sentenza del TAR rappresenta una vittoria per la tutela del paesaggio storico e culturale di Frascati.
Il traliccio di telefonia, posizionato in un’area di rilevanza architettonica e religiosa, dovrà essere rimosso, confermando la prevalenza degli interessi paesaggistici su quelli industriali.
La Telecom ha facoltà di ricorrere contro tale sentenza al Consiglio di Stato entro il termine di 60 giorni.