è attesa nei prossimi giorni la decisione del Tribunale del Riesame sulla richiesta di annullamento della sospensione delle due maestre di piazza Dante accusate di maltrattamento. Nel corso della discussione davanti ai giudici del Tribunale della Libertà sono stati visionati i filmati delle telecamere installate di nascosto all’interno della scuola d’infanzia Mariele Ventre.
Gli avvocati hanno sottolineato durante la discussione che gli episodi contestati non sarebbero effettivamente come descritti dalla Procura all’interno dell’ordinanza che aveva portato il gip Bortone a decidere per la sospensione delle due educatrici Rita P. e Rita B.. Dovrebbero invece essere letti in altro modo, contestualizzati e riportati a una “normale attività didattica”. In realtà però schiaffi e sculacciate si vedrebbero chiaramente.
Questi metodi poco “montessoriani” comunque non sarebbero stati ad appannaggio soltanto delle due indagate. Nel corso delle indagini sarebbero state altre due le insegnati a cui è stato contestato come i bambini venivano istruiti alla società. Una di queste, una supplente, avrebbe anche partecipato in prima persona, trattando così un bambino che si era fatto la cacca addosso: “Puzzolente, tutti i giorni si fa la cacca addosso. Il pannolino gli dobbiamo mette, il pannolino”. Il tutto ovviamente di fronte agli altri piccoli alunni. Istruzione che passava tramite minacce, parolacce come “proprio un criminale.. questo farà una brutta fine…questo muore giovane”. Frase quest’ultima pronunciata dalla maestra Rita P. e intercettata dalle cimici piazzate dalla squadra mobile i cui investigatori descrivono così la condizione del piccolo oggetto di queste particolari attenzioni: “Il piccolo viene trattato come un animale a cui vengono tirate le orecchie ripetutamente, viene sgridato e non contenta la maestra gli toglie la sedia e lo fa sedere per terra denigrandolo davanti a tutta la classe che inizia a chiamarlo balordo, come la maestra.”
Latina, il Riesame valuterà
Presunti maltrattamenti a scuola: le “maestre cattive” diventano quattro
20/04/2016
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