La città dei Papi ha infatti deciso di svolgere indagini archeologiche molto approfondite prima della realizzazione della nuova grande scuola pubblica che dovrebbe presto sorgere a ridosso del borgo storico. Così ha stabilito l’ufficio tecnico comunale lo scorso 15 novembre.
Del resto, l’area prescelta per realizzare il nuovo maxi edificio scolastico è situata a ridosso del parco archeologico più importante della città, quello omonimo-Ibernesi. Quindi è per certi versi ovvio che l’Amministrazione necessiti della certezza di poter scavare senza impattare contro eventuali ‘antichità’.
Sorgerà tra via La Malfa e via De Gasperi, a ridosso del campo da calcio.
Se l’archeologo dirà ‘sì’, via alla nuova maxi scuola di Castel Gandolfo
Se tutto andrà bene, Castel Gandolfo si prepara a migliorare il sistema scolastico locale con la costruzione di un nuovo plesso scolastico entro tre anni.
L’ambizioso progetto prevede la realizzazione di un edificio di tre piani, concepito per offrire spazi moderni e funzionali, in linea con le esigenze di una didattica inclusiva e avanzata.
C’è quindi un solo ultimo grande ostacolo da superare: il via libera definitivo dipenderà dall’esito delle indagini archeologiche sul sito e, quindi, dall’eventuale ‘sì’ o ‘no’ dell’archeologo.
4,4 milioni PNRR
Con un investimento complessivo di 4,4 milioni di euro, il nuovo plesso scolastico rappresenta uno degli interventi più significativi nel piano di sviluppo locale di Castel Gandolfo, sostenuto anche dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il progetto mira a dotare la comunità di una struttura scolastica all’avanguardia, con spazi dedicati a laboratori, attività sportive e aree comuni.
La nuova scuola è pensata per promuovere sostenibilità e innovazione. Materiali ecocompatibili, tecnologie energetiche avanzate e design inclusivi saranno gli elementi distintivi di un’opera che punta a diventare un modello per il territorio.
Solo se l’archeologo dirà ‘sì’
Prima di avviare i lavori, però, il Comune ha reso obbligatoria una valutazione dettagliata dell’area per garantire il rispetto del patrimonio storico e archeologico.
Le indagini preliminari, affidate alla ditta specializzata Sama Scavi Archeologici, sono state ufficialmente avviate a novembre, dopo una rettifica amministrativa necessaria per correggere un errore nel codice identificativo della gara d’appalto.
L’intervento prevede uno studio approfondito del sottosuolo per verificare l’eventuale presenza di reperti archeologici di rilievo. La zona di Ibernesi, infatti, è nota per il suo potenziale archeologico, essendo parte di un territorio con una storia millenaria.
Un simbolo di progresso, ma con cautela
Se gli esiti delle indagini saranno favorevoli, il cantiere potrà procedere senza intoppi, trasformando il progetto in realtà. Tuttavia, qualora venissero rinvenuti reperti di particolare interesse, potrebbero essere necessarie modifiche al piano di costruzione o addirittura la sua riprogettazione.
L’amministrazione comunale considera il nuovo plesso scolastico un tassello fondamentale per il futuro della città, ma è determinata a coniugare innovazione e rispetto per il passato.
Il risultato finale dipenderà quindi dall’equilibrio tra progresso e conservazione, in una sfida che coinvolge non solo la comunità locale, ma anche il patrimonio culturale nazionale.
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