Grottaferrata, si tratta per la delocalizzazione del maxi traliccio Wind che dovrebbe sorgere a ridosso del Comune e dell’Abbazia di San Nilo.
Si apre uno spiraglio nella lunga e dura ‘guerra’ legale sul traliccio per telefonia mobile che dovrebbe sorgere nei pressi di due simboli cardine della città: il Comune e l’Abbazia di San Nilo.
La possibilità di delocalizzare l’infrastruttura sembra sempre più concreta, starebbe quindi per allontanarsi il rischio di un’installazione ritenuta incompatibile con il contesto storico e ambientale.
Maxi traliccio Wind a ridosso del Comune di Grottaferrata e dell’Abbazia di San Nilo
Il progetto originale prevedeva l’installazione di un traliccio di telecomunicazioni su un lastrico solare a viale San Nilo.
L’iniziativa, portata avanti dalla società Wind Tre insieme a un partner tecnico, aveva subito un secco rifiuto dal Comune di Grottaferrata nel 2019.
La motivazione principale risiedeva nella violazione del regolamento per la tutela degli edifici di interesse storico e ambientale, che vieta espressamente l’installazione di antenne in zone visibili al pubblico e in contesti architettonici delicati.
Nonostante lo stop, le società coinvolte avevano intrapreso un’azione legale presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, contestando il diniego e richiedendo il via libera per il progetto.
Negli anni successivi, il Tar ha esaminato ripetutamente il caso, fino a promuovere una possibile soluzione consensuale tra le parti.
Ora c’è una soluzione condivisa
Nel corso del 2024, si è intensificato il dialogo tra il Comune di Grottaferrata e gli operatori privati per identificare un’alternativa praticabile.
Una proposta concreta ha preso forma: spostare l’infrastruttura in un sito differente, lontano dal centro storico e compatibile con le esigenze tecniche delle telecomunicazioni.
La nuova localizzazione, suggerita dagli operatori e approvata in linea di principio dal Comune, rappresenta una soluzione capace di preservare il patrimonio paesaggistico e storico di Grottaferrata.
Si tratta per la delocalizzazione
Durante l’udienza straordinaria del 15 novembre 2024, entrambe le parti hanno confermato l’avanzamento della trattativa.
La formalizzazione dell’accordo sarebbe ormai imminente, secondo quanto dichiarato dai rappresentanti legali. Per questa ragione, il Tar ha concesso un ulteriore rinvio, considerandolo un passo necessario per chiudere definitivamente il contenzioso.
Il Tribunale ha rinviato la discussione sul merito del ricorso, lasciando il tempo necessario per perfezionare il contratto tra il Comune e gli operatori.
L’atto permetterà, probabilmente, il trasferimento del progetto al nuovo sito individuato, ponendo fine a una questione che ha sollevato preoccupazioni sia per il valore storico della zona, sia per il possibile impatto paesaggistico.
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