Un lungo continuo suono ansiogeno sui cellulari ha scosso parte degli apriliani questa mattina poco dopo le ore 9.00: qualcuno se l’aspettava, per gli avvisi diffusi nei giorni precedenti, qualcun altro avrà pensato al proprio cellulare colpito da un virus.
È scattato ad Aprilia IT-Alert, test sul sistema di allarme alla popolazione civile: stavolta si simula un grave incidente in un’industria chimica locale, la ACRAF di via Guardapasso.
Tutti i cellulari accesi nel raggio di 3 Km dallo stabilimento hanno iniziato a suonare. Si è sentita una specie di sirena e contemporaneamente sugli schermi è apparso un avviso.
Non si può non ammettere che chiunque ha di certo avuto un sobbalzo.
Magari chi nei giorni scorsi aveva letto la notizia che annunciava questo test a cura della Protezione Civile ha impiegato solo qualche istante a collegare il suono di allarme all’IT-Alert.
Ma chi la notizia non l’aveva letta è rimasto certamente sconcertato. Perché il suono non è proprio del tipo delle suonerie che siamo abituati ad ascoltare, perché qualsiasi cosa in quel momento stavamo facendo col cellulare, sul video è apparso un segnale con delle scritte molto fitte.
Poi si inizia a leggere il messaggio:
“IT-Alert, TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso una SIMULAZIONE di un incidente in un impianto industriale in una zona in cui ti trovi…….”
Nonostante il messaggio cerchi immediatamente di chiarire che non c’è realmente da preoccuparsi e che si tratta soltanto di una simulazione, non si può comunque non sentirsi agitati.
Ci si sente quasi violati nella propria intimità, visto che oggi il cellulare sembra per noi rappresentare ciò che di più intimo abbiamo. Ma la ragione deve subito avere il sopravvento.
Ecco cosa deve fare il cittadino di Aprilia
Importante la collaborazione della popolazione.
Nel messaggio c’è anche l’invito a compilare il test. La riuscita di questo esperimento è possibile anche grazie soprattutto alla collaborazione dei cittadini a cui vengono chieste le caratteristiche del proprio cellulare. Certamente per capire se l’alert funziona su tutti i modelli e con tutti gli operatori.
Il test passa poi a chiedere quale sia stata la tua reazione, per capire se la modalità adottata è giusta o va migliorata.
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IT-Alert, un test che potrebbe salvarci la vita
Non è un gioco, ma è importantissimo.
In caso di vera catastrofe, qualunque essa sia, l’IT-Alert sarebbe il mezzo più veloce per avvertire la popolazione. E si sa che in caso di catastrofe i tempi di reazione possono fare davvero la differenza tra la vita e la morte.
Va fatto notare che il test IT-Alert di oggi si è svolto perché ad Aprilia è presente un’industria definita “a rischio di incidente rilevante”. Non solo. Le industrie così definite in provincia di Latina son 3, ben 2 ad Aprilia, ACRAF e Recordati.
Avvisare tempestivamente la popolazione in caso di incidente in uno di questi siti è fondamentale.
Cerchiamo di soffocare l’ignoranza
Molte persone hanno delle strane reazioni a questi eventi. Forse perché spaventate dall’improvviso evento.
Certo, il nostro cellulare che improvvisamente ci ‘assale’ con una sirena ansiogena e un messaggio di catastrofe non è proprio piacevole. Ma dobbiamo pensare che questi sistemi sono sempre esistiti.
Sono l’evoluzione delle sirene antiaeree dei territori di guerra e prima ancora delle campane che annunciavano l’arrivo di un esercito invasore o di una catastrofe naturale.
Pensare di essere stati violati in qualcosa di personale, di intimo può anche essere il primo istinto, ma la razionalità deve poi subentrare.
Ora se ne sentono tante. C’è chi afferma di voler togliere tutte le app dal cellulare così da non essere più spiato, chi pensa che escludendo le notifiche può salvarsi (poi da che cosa?).
Dal punto di vista tecnologico i cellulari nascono già pronti a ricevere questi allarmi. Nulla li può limitare: un IT-Alert squillerà su qualsiasi cellulare acceso.
Se proprio vi sentite violati, considerate che l’unica vera maniera per essere sicuri di isolarsi dal mondo informatico è non accendere il vostro cellulare.
Ma non dovrete nemmeno più riaccenderlo, perché qualsiasi attività vogliate fare col cellulare, ricordate che muovete pacchetti di dati, che qualcuno deve comunque lavorare. Insomma chi ha questi timori può solo non comprare proprio un cellulare.
Cosa succede se c’è un vero allarme
Personalmente ho vissuto l’esperienza a New York di ricevere un messaggio di allerta sul cellulare.
Mentre ero sulla metropolitana ho sentito all’improvviso vibrare il cellulare nella mia tasca, mentre contemporaneamente squillavano i cellulari di tutte le persone sul vagone. Tutti abbiamo tirato fuori il cellulare per leggere il messaggio.
Venivamo avvertiti che nella zona all’incrocio “59th Street-Columbus Circle” c’era una sparatoria in corso e si temeva un attentato terroristico. La metro, che proprio lì ha una stazione, non si è fermata e ha tirato dritto. Per chi si trovava all’esterno c’era l’invito a trovare immediato riparo al chiuso.
Ecco un esempio di come un messaggio di allerta sul cellulare può contribuire a salvare la vita di molte persone.