Intorno alle undici dell’8 dicembre, i Vigili del Fuoco del comando provinciale di Latina sono giunti in Piazza San Marco con due mezzi d’opera per prepararsi al simbolico gesto. Un appuntamento che da sempre, per tradizione, riunisce grandi e piccini in una domenica un po’ più speciale delle altre.
Tra la folla, una nonna in compagnia della sua nipotina racconta:
“Provo riconoscenza verso i Vigili del Fuoco che fanno puntualmente un lavoro encomiabile. Questo simbolo ci tocca il cuore. Noi non manchiamo mai. È importante mantenere vive le tradizioni, soprattutto per le giovani generazioni”.
Sotto gli occhi di fedeli e curiosi, i Vigili del Fuoco di Latina hanno sollevato la scala fino alla statua dell’Immacolata e una corona di rose bianche è stata agganciata al braccio di Maria, tra il fragore di un generoso applauso e il grido delle sirene spiegate a mo’ di saluto.
Le origini della festa dell’Immacolata, ne abbiamo parlato con Don Enzo Policari
A raccontare a Il Caffè il significato dell’Immacolata Concezione è Don Enzo Policari, tra i sacerdoti veterani della Cattedrale di San Marco a Latina:
“Per noi questa festa è duplice: primo perché è l’Immacolata Concezione che è uno degli ultimi dogmi che la Chiesa ha definito, dopo un periodo molto buio.
Il 27 novembre 1830, nella cappella del convento delle Figlie della Carità, situata in Rue du Bac a Parigi, la novizia Caterina Labouré ebbe una visione della Vergine Maria.
In questa apparizione, la Madonna si mostrò circondata da un’aureola luminosa, con le mani aperte e raggi di luce che scaturivano da anelli sulle sue dita. Sotto i suoi piedi si vedeva un serpente schiacciato, simbolo della vittoria sul peccato e sul male.
Maria nell’apparizione rivelò a Caterina il desiderio di far coniare una medaglia secondo il modello mostrato nella visione, promettendo grazia a chi l’avrebbe indossata.
Nel marzo 1832, Parigi fu colpita da una violenta epidemia di colera che causò decine di migliaia di vittime. La malattia si diffuse rapidamente. E con essa anche la medaglia.
Durante l’epidemia infatti, le Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, a cui apparteneva Santa Caterina Labouré, iniziarono a distribuire le prime medaglie coniate.
Numerose testimonianze riportarono casi di guarigioni inspiegabili e una diminuzione dei casi di colera tra coloro che portavano la medaglia con fede.
Continua Don Enzo:
Dopo questo evento straordinario, i vescovi francesi si adoperarono tantissimo presso il Papa affinché definisse la festa che oggi noi festeggiamo”.
Il dogma risale, infatti, al 1854 e fu proclamato da Papa Pio IX nella sua bolla “Ineffabilis deus”.
Per Latina e la Parrocchia San Marco, l’8 dicembre non è solo la festa dell’Immacolata
L’otto dicembre 1944 a Latina venne fondato il gruppo scout Agesci (prima Asci) Latina 1. Ancora oggi attivo sul territorio, raccoglie, anima e appassiona bambini, giovani e adulti, in veste di capi e guide.
E ancora, l’8 dicembre 1841 Don Bosco incontrò Bartolomeo Garelli, un giovane povero e analfabeta, nella sacrestia della chiesa di San Francesco d’Assisi a Torino.
Fu il primo ragazzo che Don Bosco accolse e con il quale iniziò quello che oggi è conosciuto come il primo Oratorio Salesiano. Questo evento è considerato l’inizio del grande progetto educativo e pastorale di Don Bosco che si diramò nel tempo e nello spazio in tutte le realtà nazionali che oggi festeggiano, ricordando quel giorno.
Anche Latina ha il suo oratorio salesiano, proprio presso la Cattedrale di San Marco.
Per Latina l’oratorio salesiano Don Bosco è incubatore di talenti e carismi, rifugio e culla per tantissimi giovani del centro città e non solo.
Conferma Don Enzo:
“La base della pedagogia salesiana è quella di tenere i ragazzi lontano dalla strada perché vivano come onesti cittadini e buoni cristiani. Quando la città venne fondata c’erano solo il Comune e la Chiesa. Intorno a questa Madonna venne costruita la città. Che possa custodirci sempre”.
Sabato 7 dicembre una serata di musica, cultura e buon cibo ha visto riempire gli spazi parrocchiali e la sera dell’8 dicembre alle 19:00 il celebre concerto dell’Immacolata ha visto ancora aperte le porte della Cattedrale di Latina.
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