Gli avvocati Francesco Di Ciollo, Giovanni Di Ciollo e Alessandro D’Angelis, per conto di un cittadino, hanno presentato il ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio
Il ricorso chiede l’annullamento dell’esproprio dei beni di proprietà del cittadino, quindi contro il Commissario straordinario di Governo per la realizzazione della Cisterna-Valmontone, Antonio Mallamo, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, Astral e Regione Lazio,
Ora il Tar di Latina ha accolto l’istanza e affronterà la discussione il 18 dicembre.
I terreni su cui c’è il braccio di ferro sono a Giulianello di Cori, vicino al Monumento Naturale del Lago di Giulianello.
Azienda agricola divisa a metà dalla Pontina-A1
Scrivono i legali nel ricorso:
“La realizzazione della Bretella, e per essa il previo esproprio dei terreni finirebbe per dividere sostanzialmente in due parti l’azienda agricola, incidendo negativamente sulla profittabilità dei fondi, in quanto relativo sfruttamento risulterebbe fortemente, se non totalmente, compromesso dalla costruzione di un corridoio autostradale, oltre a incidere profondamente sul territorio, modificandolo irreversibilmente mediante eliminazione della macchia vegetativa sullo stesso insistente”.
“L’impatto sull’azienda e sull’ambiente circostante del tracciato di progetto è molto profondo con limitazioni irreversibile”, si legge ancora.
La soluzione alternativa, una galleria
Non solo: non sarebbe stata data sufficiente pubblicità all’avvio del procedimento di esproprio, senza dare modo ai proprietari di proporre osservazioni.
Il cittadino suggerisce anche una modifica al tracciato:
“Il Colle della Caprigliana – spiegano gli avvocati nel ricorso – mostra sia sulla superficie superiore che ai suoi lati molti affioramenti di materiale tufaceo, e da ciò ne consegue che lo scavo in galleria potrebbe avvenire nello strato tufaceo, che, come noto, ha buone caratteristiche meccaniche e i tempi di realizzo dell’opera in galleria dovrebbero essere, quindi, ragionevolmente brevi”.
Per ora il Tar ha accolto la sospensiva e tra pochi giorni deciderà nel merito.