Jasmine era primo violino del Liceo Musicale Manzoni. I compagni di classe la ricordano come “coraggiosa, introversa e saggia. Una che non si faceva mettere i piedi in testa”.
L’evento organizzato per lei, dal titolo “Jasmine, la musica di un ricordo eterno”, riunisce studenti, amici, insegnanti e familiari della ragazza con l’obiettivo nobile di ricordarla attraverso una delle sue passioni più grandi: la musica.
Ha dichiarato a Il Caffè la Dirigente del Liceo Manzoni, Paola di Veroli:
“Abbiamo aperto l’anno scolastico con il proposito comune di ricordare questa straordinaria studentessa. Nei mesi l’evento ha preso forma, man mano che il dolore si attenuava.
La morte di un giovane porta sofferenza già di per sé, in ogni caso, ma la perdita di uno studente per una comunità scolastica è un vuoto incolmabile.
Ora è tempo di incoraggiare i sogni dei giovani, ricchi di un’energia che può cambiare il mondo e animare la società a partire dalla scuola, proprio come i nostri studenti faranno con questo evento”.
Il Memorial si svolgerà nella mattinata di giovedì 12 dicembre nell’aula magna del Liceo Manzoni di Latina, a porte chiuse.
La musica sarà il filo conduttore dell’evento in un repertorio che spazierà da Liszt (Romanza in mi minore) a Piazzolla (Cafè 1930), arrivando fino ai più contemporanei Mango (La rondine) e Ramazzotti (Sta passando novembre).
Orecchi attenti e cuori aperti perché sul palco non mancheranno testimonianze e contributi scritti, declamati dagli studenti per la loro stimata compagna.
Il ricordo e la gratitudine della famiglia in una dichiarazione a Il Caffè
Pur attraversando un momento di profondo dolore, la famiglia di Jasmine Buha ha accolto con entusiasmo e vivida emozione l’invito al Memorial, oltre che quello da parte de Il Caffè a raccontare Jasmine nella sua unicità.
“Jasmine era la persona più solare che ci fosse, una ragazza davvero sorridente e piena di vita. Non c’era giorno in cui non ti facesse sorridere. Jasmine, più di ogni altra cosa, era una ragazza che non riusciva a dire di no ed era molto altruista. Portava gioia dovunque si trovasse. Le sue passioni più grandi erano le auto e la musica. Fin da bambina era appassionata di motori. Quando ha preso la patente, ha cominciato a guidare senza limiti”.
“La passione per la musica invece è nata alle medie, quando ha preso in mano il violino. Era un prodigio. Quando ha visto la sua passione e il suo talento musicale crescere ha deciso di iscriversi al Manzoni. Qui, oltre a essere circondata da amici che la amavano, ha avuto dei professori eccezionali, soprattutto la professoressa di violino, Flavia Truppa“.
La stessa ha raccontato Jasmine a Il Caffè, lodandone le naturali qualità artistiche e il vivace spirito, regalando una testimonianza preziosa di cosa significhi essere insegnante, del legame personale, oltre che didattico, che inevitabilmente si instaura con ogni studente e che il mezzo della musica rafforza e custodisce.
Le doti musicali di Jasmine erano apprezzate anche al di fuori della scuola: nell’Orchestra Internazionale di Roma, con la quale aveva una entusiastica collaborazione, nella rassegna del Maggio Sermonetano e da concertisti professionisti che hanno assistito a sue esibizioni.
Dice di lei la professoressa Truppa:
“La morte di Jasmine ha provocato in me una profonda sofferenza, con la quale mi confronto ancora ogni giorno.
D’accordo con la sua famiglia, per la sua veglia funebre ho organizzato un intervento musicale con l’aiuto di altri suoi insegnanti, miei colleghi.
Il suonare è un atto emotivo, mette a nudo l’interiorità di chi lo compie, e per questo, così come stabilisce connessioni personali, così amplifica il dolore.
Noi insegnanti di strumento ci rapportiamo singolarmente con i ragazzi per gran parte del nostro tempo. Per questo motivo instauriamo dei legami emotivi con loro, che aprono le porte a un dialogo profondo, fatto di affetto e stima.
Fra me e Jasmine c’era un legame davvero speciale, la sua mente brillante e il suo spirito sagace erano un veicolo di condivisione fra noi di idee e passioni che andavano oltre la mera lezione di strumento. Il suo vivo ricordo avrà casa nel mio cuore per sempre”.
Una gioventù sana che vive e si esprime
Il distacco insanabile che origina da una perdita può forse trovare uno spiraglio di luce guardando al futuro.
Per questo è importante scorgere nel Memorial “Jasmine, la musica di un ricordo eterno” qualcosa di più che un semplice evento.
Anzitutto, tenendo sempre presente che dietro ogni vittima di incidente stradale che si perde nel tumulto di notizie c’è una storia: sogni, ambizioni, difficoltà, progetti futuri.
Poi, che, in controtendenza, si può ancora contare su dimostrazioni tangibili di impegno giovanile, trasporto e realizzazione di iniziative proattive, che guardino all’animazione di comunità e alla sensibilizzazione a temi e valori sociali fondanti.
Ma come tutte le cose belle, spesso non fanno rumore: solo musica.
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