Lo scorso mese di settembre a Roma l’Assemblea Capitolina aveva approvato il progetto “Silos d’Artista a Piazza Venezia”, un’iniziativa volta a trasformare l’ingombrante cantiere della Metro C in un’opportunità di bellezza urbana.
Con l’inaugurazione di “Le costellazioni di Roma”, oggi quel progetto è diventato realtà. Quei poco piacevoli silos del cantiere sono diventati un enorme murale che ha trasformato il cantiere della Metro C di Piazza Venezia in una sorta di galleria d’arte a cielo aperto.
“Silos d’artista” a Piazza Venezia
L’idea di abbellire con opere di arte urbana i silos del cantiere della Metro C a Piazza Venezia nasce dalla consapevolezza che quel cantiere deturpa la bellezza della grande piazza di Roma.
Per questo motivo la presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli aveva lanciato lo scorso mese di aprile la proposta dei “Silos d’Artista”. A settembre l’aula Giulio Cesare aveva approvato la mozione dando il via alle procedure per la selezione degli artisti.
Il progetto prevede la realizzazione di opere di pittura contemporanea sui silos attualmente presenti nell’area del cantiere della Metro C di Piazza Venezia. Quei silos, visivamente impattanti, diventano così elementi di arte urbana e salvano, almeno in parte, l’immagine della piazza.
Gli artisti useranno la superficie dei silos come delle tele. Grazie alle loro opere Piazza Venezia diventerà così un vero e proprio museo d’arte contemporanea a cielo aperto.
Leggi anche: Silos d’Artista a Roma: Il cantiere della metro C a Piazza Venezia si trasforma in arte urbana
“Le costellazioni di Roma”: il primo monumentale murale sui silos di Piazza Venezia
“Murales: Arte contemporanea in metro” è questo il nome definitivo del progetto nato dall’idea “Silos d’Artista”.
Promosso dalla società consortile guidata da Webuild e Vianini Lavori, il progetto Murales è stato presentato oggi alla presenza del sindaco Gualtieri, con l’inaugurazione del primo murale: “Costellazioni di Roma” di Pietro Ruffo.
Il progetto Murales prevede che sui silos del cantiere di Piazza Venezia si alterneranno ogni quattro mesi opere inedite di sei artisti. Il cantiere diventa così un’occasione di rigenerazione urbana. Dopo Ruffo, si alterneranno fino a dicembre 2026 Elisabetta Benassi, Liliana Moro, Marinella Senatore, Toiletpaper e Nico Vascellari.
“Le costellazioni di Roma” di Pietro Ruffo è stata realizzata in due colori, bianco e blu. Le costellazioni sono state rappresentate dall’artista attraverso personificazione mitologiche che richiamano i miti fondativi di Roma, corpi umani, animali, figure antropomorfe. Sotto le mitologie cosmiche emergono le linee della ‘Pianta topografica di Roma antica’ di Luigi Canina.
Si tratta di un’opera monumentale alta 10 metri per 64.
La scelta dei colori, bianco e blu, armonizza con il colore del cielo e il bianco dei marmi dell’Altare della Patria. In questo modo si inserisce organicamente nel contesto circostante provvedendo a rendere più gradevole esteticamente la presenza delle enormi strutture di cantiere.
Un esempio di come l’arte possa integrarsi nel tessuto urbano
Il cantiere della Metro C a Piazza Venezia rappresenta un disagio, ma anche una sfida ed un’opportunità, ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: «Abbiamo pensato che fosse giusto che Roma cogliesse questa occasione per mostrare il meglio dell’arte contemporanea».
I silos giganteschi offrono una superficie di quasi 700 metri quadrati sulla quale gli artisti, selezionati da un comitato scientifico, potranno dare libero sfogo alla loro creatività. In questo modo, ha spiegato l’ad di Webuild, Pietro Salini, si trasformerà il cantiere, che normalmente si vive come un posto dove ci sono rumore, fumo e polvere, in un posto dove si vede l’arte.
Grande la soddisfazione di Svetlana Celli, presidente dell’Assemblea Capitolina, prima firmataria della mozione “Silos d’artista” che ha portato alla nascita del progetto Murales:
«Nel cuore di Roma, offriamo alla città e ai suoi visitatori, anche in vista del Giubileo, un esempio di come l’arte possa integrarsi con il tessuto urbano anche in contesti di trasformazione e sviluppo».
Con la presenza dell’enorme murale, Piazza Venezia torna ad essere per così dire “instagrammabile”. In un’epoca così connessa e condivisa, dove tutti cercano lo scatto perfetto da postare sui social, turisti e cittadini avranno un’occasione in più per condividere foto con scorci inediti della monumentale piazza di Roma.