EuPRAXIA è un progetto internazionale che mira a sviluppare una nuova generazione di acceleratori di particelle compatti basati sulla tecnologia del plasma, con applicazioni innovative sia nella ricerca scientifica che in settori industriali.
L’annuncio del finanziamento del progetto EuPRAXIA è stato ufficializzato attraverso un Accordo di collaborazione quadriennale firmato tra il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), la Regione Lazio e l’INFN.
Alla firma hanno partecipato il Ministro dell’Università e della Ricerca (MUR) Anna Maria Bernini, la Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli e il Presidente dell’INFN Antonio Zoccoli.
Frascati al centro del progetto internazionale
L’intesa prevede il potenziamento delle infrastrutture di ricerca a Frascati con risorse che, grazie al cofinanziamento regionale, ammontano a oltre 10 milioni di euro, provenienti dal Programma FESR 2021-2027.
La candidatura dei Laboratori Nazionali di Frascati a divenire la sede italiana dell’infrastruttura EuPRAXIA conta già sul forte sostegno del MUR che nel 2019 ha assegnato all’INFN, per il periodo 2019-2031, 108 milioni di euro per lo sviluppo di progetti di acceleratori avanzati nei propri laboratori.
Il progetto EuPRAXIA, coordinato dall’INFN, è sostenuto da un consorzio internazionale che coinvolge oltre 50 istituti di ricerca europei.
Antonio Zoccoli, Presidente dell’INFN, ha sottolineato l’importanza del contributo italiano:
«Questo progetto rappresenta un salto tecnologico cruciale, con applicazioni che vanno ben oltre la ricerca fondamentale. I Laboratori di Frascati sono il luogo ideale per realizzare questa visione, grazie alle loro competenze e tradizione».
Ottime ricadute per Frascati
Grazie alla sinergia tra il Ministero, la Regione Lazio e l’INFN, Frascati e l’Italia si posizionano al centro di uno degli sviluppi più promettenti nel campo della fisica e dell’innovazione tecnologica.
EuPRAXIA non è solo un investimento in ricerca, ma un’opportunità per il territorio, in grado di attrarre talenti e promuovere la competitività delle imprese locali.
Questo investimento non solo consolida il ruolo dei Laboratori di Frascati come punto di riferimento internazionale, ma avrà anche ricadute dirette sul tessuto economico e produttivo locale, attirando talenti, risorse e imprese innovative.
Grazie al contributo della Regione Lazio e del Ministero dell’Università e della Ricerca, EuPRAXIA rappresenta un’occasione unica per il territorio, che potrà beneficiare delle sinergie tra scienza, tecnologia e industria.
I campi di applicazione della ricerca fatta a Frascati
I Laboratori Nazionali di Frascati hanno una lunga tradizione in questo campo. Nel 1959 lì è stato realizzato il Sincrotrone, il primo acceleratore di alta energia realizzato in Italia.
Gli stessi laboratori ora saranno il cuore pulsante del nuovo progetto che dovrà creare il nuovo rivoluzionario acceleratore di particelle potentissimo e di dimensioni ridotte.
Grazie al contributo della Regione Lazio, che ha stanziato fino a 10 milioni di euro dal Programma FESR 2021-2027, verrà sviluppata una nuova linea chiamata ARIA (Advanced Radiation source for Interactions Analysis). Questa linea, basata su laser a elettroni liberi, avrà applicazioni in:
- Biologia e dinamica molecolare, fondamentali per lo studio di farmaci e materiali biologici.
- Studio dell’atmosfera, per analizzare i gas e gli inquinanti.
- Nanofabbricazione, per creare materiali innovativi e avanzati.
I Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN hanno una lunga e riconosciuta tradizione e alte competenze nello sviluppo delle tecnologie di accelerazione e sono quindi una sede ideale per questo progetto.
Cosa sono gli acceleratori di particelle e perché sono importanti?
Gli acceleratori di particelle sono strumenti che permettono di studiare la materia a livello subatomico.
Immaginate una sorta di “microscopio ultra potente”, capace di accelerare particelle a velocità prossime a quella della luce e di farle collidere per svelare i segreti della materia.
Da questa tecnologia derivano non solo scoperte fondamentali per la fisica, ma anche applicazioni pratiche: ad esempio, sono utilizzati per trattamenti oncologici, analisi di materiali e studio dell’atmosfera.
EuPRAXIA si distingue per l’utilizzo di una tecnica innovativa chiamata accelerazione al plasma, che consente di ottenere prestazioni elevate con dimensioni più compatte e costi ridotti rispetto agli acceleratori tradizionali.
Questo lo rende accessibile non solo ai laboratori scientifici, ma anche a settori industriali e produttivi.
Insomma, un acceleratore ‘tascabile’ che promette risultati importantissimi dal punto di vista scientifico, ma anche economico e di prestigio internazionale.
La soddisfazione della Regione Lazio
Ha dichiarato Roberta Angelilli, Vicepresidente e Assessore allo Sviluppo Economico, al Commercio, all’Artigianato, all’Industria e all’Internazionalizzazione della Regione Lazio:
“Le tecniche di accelerazione al plasma che si svilupperanno e applicheranno in EuPRAXIA rappresentano un’eccellenza strategica per il nostro territorio.
Si tratta di una tecnologia innovativa che, rispetto allo stato dell’arte attuale, consentirà di ridurre significativamente dimensioni e costi degli acceleratori di particelle, con prestazioni di altissimo livello.
Questo renderà ancora più agevole al mondo della ricerca e, soprattutto, alle imprese l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia a livello mondiale per applicazioni in ambiti e settori di primario interesse industriale, economico e sociale come la farmaceutica, il bio-medicale, i materiali innovativi e l’aerospazio.
È soprattutto questo il senso della partecipazione della Regione Lazio al progetto EuPRAXIA”
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