Costano cari al Comune di Aprilia i lavori di potenziamento del depuratore di Via del Campo, iniziati nel 2013 e finiti solo dopo quasi dieci anni. Il tribunale ha condannato il Comune a pagare la cifra incredibile di 721 mila euro.
Depuratore di Aprilia: la causa finisce (male) in tribunale
La società che aveva l’appalto per la costruzione del depuratore ad Aprilia era la Cogei. Dopo una serie di contestazioni, che l’allora amministrazione comunale aveva fatto alla ditta, il Comune le aveva revocato l’appalto e aveva affidato ad altri i lavori.
La ditta però ha portato in tribunale il Comune. E ha vinto.
Il Comune deve pagare per i lavori eseguiti (ma mai terminati) e per la risoluzione del contratto
In sostanza la ditta dovrà avere “402.724 euro, oltre interessi legali dalla domanda al saldo, a titolo di restituzione del valore delle opere eseguite e non pagate alla data di risoluzione contrattuale”.
Dovrà inoltre avere “la somma risarcitoria di 266.695 euro, già all’attualità, per il danno cagionato a seguito degli inadempimenti nella esecuzione del contratto di appalto, oltre interessi moratori legali dalla data di pubblicazione della sentenza al saldo”.
Il tribunale non riconosce le ragioni del Comune di Aprilia
Il giudice non avrebbe riconosciuto le ragioni dell’ente pubblico che portarono all’interruzione dei rapporti contrattuali. In quel periodo non era possibile autorizzare nuovi allacci perché il depuratore era saturo e i lavori di potenziamento non andavano avanti.
Ora però il Comune ha riconosciuto il debito “fuori bilancio” e inviato tutte le carte alla Corte dei Conti, come da prassi, oltre a “riservare ogni decisione in merito ad eventuali azioni di rivalsa nei confronti dei responsabili in relazione alle somme pagate a titolo di risarcimento del danno e per interessi”.
Depuratore di Via del Campo ad Aprilia: cronaca di una vicenda travagliata
Nel 2018 l’allora sindaco di Aprilia Antonio Terra spiegava la situazione complicata relativa al depuratore:
“L’opera di potenziamento del Depuratore di via del Campo, avviata nel luglio 2013 e finanziata in parte dalla Regione Lazio e in parte da Acqualatina SpA, è stata fin da subito caratterizzata da vicende assai travagliate sotto il profilo tecnico e finanziario”.
I soldi del finanziamento non arrivavano e il Comune ne ha anticipati buona parte
“Rilevante nella storia dell’opera la costante difficoltà da parte dei soggetti finanziatori a corrispondere tempestivamente le proprie quote economiche. Al punto che frequentemente il Comune di Aprilia, proprio per evitare rallentamenti o sospensioni dell’attività, ha voluto anticipare le somme relative ai singoli pagamenti all’impresa appaltatrice”.
La ditta appaltatrice rifiutava di riprendere i lavori per questo il Comune revocò il contratto
“Nonostante gli enormi sforzi economici prodotti dal Comune, che hanno portato al pagamento di oltre l’85% delle somme maturate, l’impresa appaltatrice (COGEI) ha ripetutamente rifiutato la ripresa dei lavori, pur consapevole che tale atteggiamento avrebbe potuto produrre disservizi nel funzionamento del depuratore. Per evitare questa possibilità (e i conseguenti disagi per i cittadini), è stata avviata la risoluzione contrattuale”.
Affidamento delle opere ad Acqualatina per garantire il completamento dei lavori
“In questo contesto, in accordo con ATO 4 e Provincia di Latina, vista la necessità di garantire la tempestività e l’efficacia dei lavori di completamento, è parso a tutti auspicabile un impegno diretto di Acqualatina, soggetto co-finanziatore dell’opera, in grado di garantire da subito l’impegno economico di circa 2 milioni di euro necessario a terminare l’opera”.
Terminare i lavori al depuratore: un dovere per la tutela della salute pubblica
“La rapida riattivazione del ciclo depurativo minimo, con l’affidamento delle opere ad Acqualatina, va riferito pertanto esclusivamente alle circostanze eccezionali venutesi a creare a seguito della risoluzione del contratto con la COGEI, e va inquadrata nella doverosa e responsabile attività di tutela dell’ambiente e della salute cui deve attendere un Sindaco”.
Ma il Comune perde la causa
Nonostante questi motivi, che hanno portato il Comune di Aprilia ad affidare ad altri i lavori del depuratore, ora il tribunale lo condanna a pagare Cogei. Non solo per le “opere eseguite e non pagate alla data di risoluzione contrattuale”. Ma anche il risarcimento “per il danno cagionato a seguito degli inadempimenti nella esecuzione del contratto di appalto”. In tutto 721mila euro, comprensivi di interessi.
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