I lavori per la ristrutturazione dell’ex importante stazione Cotral, dal valore di 5 milioni di euro, sono finiti davanti al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio.
La stazione è stata per molti decenni un crocevia importante tra Castelli Romani e Monti Prenestini.
L’acceso scontro legale ha riguardato la ristrutturazione dell’ex stazione Cotral situata nel comune di San Cesareo, un progetto cruciale per la rigenerazione urbana finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con la cifra monstre di oltre 5 milioni di euro pubblici.
La disputa ha coinvolto il Consorzio Appaltitalia, secondo classificato nella gara d’appalto, e il Consorzio aggiudicatario, Fenix Consorzio Stabile S.c.a.r.l., accusato di irregolarità procedurali.
L’ex stazione Cotral, crocevia tra Castelli Romani e Monti Prenestini
La stazione Cotral è stata per lungo tempo un importante luogo di collegamento tra l’area dei Castelli Romani e dei Monti Prenestini.
Il Consorzio Appaltitalia ha presentato ricorso al Tar contro l’assegnazione dell’appalto per la sua risistemazione, contestando la regolarità contributiva della società esecutrice designata, Impresit Lavori S.p.a.
Secondo il ricorrente, la regolarità contributiva doveva essere mantenuta senza interruzioni fin dalla presentazione della domanda, avvenuta il 12 gennaio 2024.
La verifica contributiva, effettuata attraverso il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), ha rilevato una situazione di “verifica” per la società Impresit fino al 13 febbraio 2024, data in cui il DURC positivo è stato rilasciato.
Il Consorzio Appaltitalia sostiene che tale ritardo comprometta la validità dell’aggiudicazione, poiché la regolarità contributiva avrebbe dovuto essere garantita sin dalla fase iniziale della gara.
Il verdetto del Tribunale
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto il ricorso di Appaltitalia, ritenendo che le irregolarità denunciate non abbiano avuto un impatto decisivo sull’esito della gara.
Sebbene la regolarità contributiva debba essere mantenuta durante l’intero svolgimento della procedura, il Tribunale ha stabilito che non vi siano state violazioni tali da giustificare l’annullamento del contratto.
L’appalto, già assegnato e finanziato con fondi del PNRR, non sarà dunque annullato. Il giudice ha quindi dichiarato improcedibili le richieste di annullamento del contratto e di subentro avanzate da Appaltitalia.
La ex stazione Cotral, strategica anche per i Castelli Romani
La ristrutturazione dell’ex stazione Cotral rappresenta un progetto di importanza strategica per la zona tra i Castelli Romani e i Monti Prenestini.
Prevede l’adeguamento sismico, la rifunzionalizzazione e il ripristino dell’edificio, trasformandolo in un polo di servizi per la comunità.
L’intervento è parte integrante di un piano più ampio per rivitalizzare l’area, migliorando la qualità della vita dei cittadini e favorendo il rilancio economico della zona.
Nonostante le controversie legali, il progetto ora procede senza interruzioni.
La sentenza del TAR sottolinea l’importanza di garantire trasparenza e conformità nelle gare pubbliche, ma ribadisce anche la necessità di non ostacolare la realizzazione di interventi finanziati con fondi essenziali come quelli del PNRR.
Per il momento, la trasformazione dell’ex stazione Cotral rimane una promessa concreta per il futuro dei Castelli Romani.
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