Dopo l’ok del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, a Grottaferrata via al progetto che rinnoverà il parco di piazza Alcide De Gasperi in cambio di due villini bifamiliari.
A Grottaferrata prende quindi forma un progetto urbanistico che promette di trasformare almeno una parte del parco della centrale piazza De Gasperi, con un intervento approvato anche dal TAR del Lazio.
La decisione del Tribunale riguarda una controversia che risale a quasi 7 anni fa tra il Comune di Grottaferrata, alcune società immobiliari e proprietari privati che hanno contestato la legittimità delle procedure adottate dalla vecchia Amministrazione comunale.
Grottaferrata, due villini bifamiliari in cambio del nuovo parco De Gasperi
L’intervento, proposto dalla società GICO Costruzioni s.r.l., prevede la costruzione di due villini bifamiliari su un terreno situato nel comparto edilizio CMI n. 3, situato non distante dall’area verde.
Come opera di pubblica utilità, la stessa società dovrà realizzare una parziale sistemazione del parco De Gasperi, situato al di fuori del comparto edilizio.
Il Comune di Grottaferrata ha approvato il progetto nel 2018, riconoscendo la possibilità di utilizzare il permesso di costruire convenzionato.
La controversia legale
La decisione ha sollevato critiche da parte di altri proprietari terrieri e società immobiliari coinvolte nel comparto.
La signora G., proprietaria di alcuni lotti della zona, ha presentato ricorso insieme alle società R. e I., sostenendo che il progetto approvato dal Comune di Grottaferrata fosse discriminatorio e illegittimo.
Tra i punti contestati, l’accusa di un frazionamento artificioso del comparto in due sub-comparti per favorire il progetto della GICO e l’utilizzo del permesso di costruire convenzionato in modo improprio.
I ricorrenti hanno evidenziato che le opere di urbanizzazione previste, come la risistemazione del parco De Gasperi, non erano direttamente funzionali al comparto interessato e che il lotto assegnato alla GICO non soddisfaceva i criteri di interclusione richiesti dalla normativa.
La decisione del Tribunale
Dopo un lungo dibattito legale, il TAR del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla signora G., dalla R. e dalla I. Secondo il Tribunale mancava la dimostrazione di un concreto interesse al ricorso.
Pur riconoscendo la legittimazione ad agire sulla base della vicinanza dei terreni, i giudici hanno rilevato che i ricorrenti non hanno dimostrato un pregiudizio specifico derivante dall’approvazione del progetto della GICO.
In particolare il TAR ha sottolineato che l’interesse dei ricorrenti era troppo generico, non specificando quale danno concreto avrebbero subito. Inoltre, la I., proprietaria di terreni nel sub-comparto a), non aveva nemmeno la legittimazione a contestare un intervento riguardante il sub-comparto b).
Implicazioni future
La sentenza apre la strada all’attuazione del progetto della GICO, che potrà procedere con la costruzione dei villini e la sistemazione del parco.
L’intervento rappresenta un esempio di urbanistica integrata, dove lo sviluppo edilizio privato si accompagna a opere di utilità pubblica.
Tuttavia, la vicenda ha messo in luce le criticità legate alla gestione dei comparti edilizi e alla necessità di garantire trasparenza e equità nelle decisioni amministrative.
Il Comune di Grottaferrata rettifica
L’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Grottaferrata ha inviato alla nostra testata una nota per rettificare alcune parti dell’articolo, che riportiamo interamente: