Niente destagionalizzazione, niente bar o ristorante, niente attività nelle belle giornate che non siano dei mesi prettamente estivi. Lo ha stabilito il TAR del Lazio che ha respinto la domanda dei gestori dello stabilimento di Nettuno.
La domanda, a dire il vero, il Comune l’aveva ricevuta e inoltrata alla Soprintendenza per il parere di competenza. Ed è questo organismo che ha detto No.
«Impedimento visivo»
Le ragioni risiedono nel fatto che “la destagionalizzazione delle strutture balneari non contribuisce alla valorizzazione e al recupero paesaggistico dell’area, anzi si configura come un elemento di disturbo e di alterazione permanente del contesto paesaggistico in cui è inserito e non coerente con i principi della tutela di quel tipo di paesaggio, in quanto non consentirebbe la fruizione del contesto paesaggistico della costa nella sua interezza senza impedimenti visivi per il restante periodo dell’anno, allo stesso tempo senza compromettere la fruizione nel periodo estivo”.
I titolari sostenevano che “lo stabilimento balneare “Nettuno Beach” si trova all’interno del centro urbano cittadino, l’area circostante risulta tutta intensamente urbanizzata ed edificata, con costruzioni anche di notevole impatto, e che l’arenile è stato dato in concessione per essere fruibile agli avventori e, quindi, non rientra nelle fasce costiere libere”.
Non solo: “Le attrezzature risulterebbero allocate ad un piano inferiore rispetto all’asse stradale, tale per cui in nessun modo può dirsi impedita o anche solo compromessa ed alterata la vista del mare dal piazzale sovrastante”.
Ignorate le ragioni dei titolari dello stabilimento di Nettuno
Ma i giudici non hanno voluto sentire ragioni. “Il tratto di lido in questione ha comunque un’estensione particolarmente significativa tanto in lunghezza quanto in ampiezza, il che lo rende un paesaggio naturale oggettivamente meritevole di tutela”, ed è “irrilevante, quindi, l’ambito urbano circostante”.
C’è di più: “il dislivello tra l’asse stradale e il lido sottostante è minimo e, comunque, da solo sufficiente a compromettere la veduta d’insieme di lido e mare, non solo per quanti passeggiano sul tratto stradale ma anche per coloro che passeggiano direttamente sul tratto di lido in questione”.
Ricorso respinto e titolare dello stabilimento Nettuno Beach condannato anche a pagare le spese.
Il PUA, Piano di Utilizzazione degli Arenili, a Nettuno
La sentenza arriva proprio quando tra le linee programmatiche di mandato del neo sindaco di Nettuno Burrini è espressamente citata la destagionalizzazione degli arenili nell’ambito del PUA (Piano Utilizzazione degli Arenili), ovvero lo sfruttamento delle attività legate alle spiagge anche nei periodi non estivi.
La destagionalizzazione a questo punto dovrà prevedere attività che non alterino il paesaggio.
Leggi anche: Strade, mare, parcheggi, servizi: il programma del neo sindaco di Nettuno