Il piano di ridimensionamento scolastico per l’anno 2025/26 è stato approvato in via definitiva dalla Regione Lazio il 23 dicembre scorso.
La decisione prevede l’accorpamento di 23 scuole in tutta la regione. Alcune di queste si trovano nell’area dei Castelli Romani: Ariccia, Ciampino e Grottaferrata saranno interessate da significativi cambiamenti.
Le scuole accorpate in 3 comuni dei Castelli Romani
Ad Ariccia,
il plesso scolastico San Giuseppe, situato in via Laziale 29 e appartenente all’Istituto Comprensivo Vito Volterra, verrà accorpato al plesso Centro Urbano 2 di via Cardinal Chigi 2.
Questa unione mira a semplificare la gestione amministrativa e a garantire una migliore organizzazione degli spazi e delle risorse didattiche.
A Ciampino,
la riorganizzazione è più complessa. Verrà infatti creato un nuovo istituto comprensivo accorpando la Direzione Didattica “Ciampino I – V. Bachelet” con il plesso della scuola secondaria di I grado “Umberto Nobile“, attualmente parte dell’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci“.
Inoltre, la Direzione Didattica “Ciampino II” sarà accorpata all’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci”, ma senza includere il plesso “Umberto Nobile”.
A Grottaferrata,
il cambiamento più rilevante riguarda lo spostamento della sede legale dell’Istituto Comprensivo “San Nilo“. La nuova sede sarà trasferita da piazza Marconi 7 a via dei Castani 1.
Sì definitivo al Piano della Regione Lazio alla viglia di Natale
Il via libera definitivo agli accorpamenti delle scuole per il 2025/26 è arrivato a poche ore dalla vigilia di Natale. Nel tardo pomeriggio del 23 dicembre la Giunta regionale, guidata dal governatore Francesco Rocca, ha approvato il piano di dimensionamento scolastico per il prossimo anno.
Il piano ha suscitato diverse reazioni.
Polemiche sono emerse da parte dei sindacati, delle opposizioni politiche e della Rete degli studenti medi, che hanno espresso preoccupazioni riguardo alle possibili difficoltà di transizione e alla gestione delle nuove strutture.
Tuttavia, la giunta regionale ha difeso la scelta, sottolineando l’importanza di ottimizzare le risorse e di garantire una distribuzione equilibrata degli studenti nei diversi plessi.
All’origine della decisione ci sono naturalmente ‘problematiche’ economiche. Quando si parla di “ottimizzazione”, in realtà si cela dietro il vocabolo “risparmio”.
Con i forti scostamenti nei tassi di natalità, in alcune zone bisogna ridisegnare la distribuzione e il dimensionamento degli istituti scolastici.
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