Transennamenti, cedimento di asfalto e marciapiedi, mancate riparazioni e riparazioni eseguite parzialmente da Acqualatina Spa, questo è il quadro presente per le vie di Nettuno.
Nettuno, il sindaco Burrini all’attacco di Acqualatina
La nuova amministrazione, guidata dal sindaco Nicola Burrini, ha deciso di intervenire subito e in maniera risolutiva.
Il malcontento nei confronti del gestore idrico è molto forte. I disagi che stanno subendo i cittadini di Nettuno sono enormi, come allagamenti e difficoltà viarie che si registrano sia al centro che in periferia.
Su disposizione del sindaco, l’assessorato ai Lavori pubblici del comune di Nettuno, guidato da Luigi Iannone, ha verificato sul territorio comunale la presenza di tali gravi criticità legate a perdite idriche. E si è deciso di agire in via ufficiale.
Spiega l’assessore Luigi Iannone:
“Il comune di Nettuno prima del nostro insediamento ha inviato al gestore del servizio idrico una serie di diffide che sono rimaste lettera morta.
Per questo motivo abbiamo deciso di avviare la messa in mora per obbligare Acqualatina ad interventi risolutivi.
Abbiamo intenzione, con i tecnici del Comune, di verificare tutti gli interventi in programma e già effettuati per accertare che i lavori siano realizzati a regola d’arte”.
E il sindaco Nicola Burrini ha aggiunto:
“Il Comune di Nettuno non può intervenire sulle criticità dovute al cedimento della rete idrica, per questo abbiamo deciso di agire in maniera decisa e procedere per vie legali nei confronti di Acqualatina.
L’obiettivo è ripristinare al più presto asfalto e cedimenti e rimuovere le situazioni di pericolo presenti sul territorio comunale”.
I sindaci non chiedono spiegazioni ad Acqualatina. Perché?
È recentissimo il varo da parte della conferenza dei Sindaci di nuovi aumenti in bolletta in favore di Acqualatina: +3,5% per numerosi anni (non si sa quanti), cioè ogni anno la bolletta aumenterà di ulteriori +3,5%.
Gli aumenti sono giustificati dal gestore idrico come inevitabili per poter risanare le disastrate condutture che perdono quantità d’acqua record.
Le associazioni si sono scagliate sia contro Acqualatina che contro gli stessi sindaci che hanno votato gli aumenti.
Negli anni scorsi erano infatti già stati effettuati forti aumenti in bolletta giustificandoli sempre col fatto che quei soldi sarebbero serviti per risanare la rete idrica. Si parla di circa 150 milioni di euro presi dalle tasche degli utenti di cui le associazioni chiedono spiegazioni.
Con quei soldi l’obiettivo era ridurre le perdite dal 50% al 30%.
Ora ci si chiede se la dispersione sia davvero diminuita o sia addirittura aumentata (come dichiarerebbe la stessa Acqualatina)?
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E i sindaci (tranne poche eccezioni) sono anche loro sul banco degli imputati
Secondo le associazioni che difendono i consumatori, i primi cittadini dei comuni ricadenti nell’Ato 4, dove opera Acqualatina, continuano a votare a favore di aumenti in bolletta senza chiedere spiegazione degli effettivi lavori svolti e dei risultati ottenuti da Acqualatina in tema di dispersione idrica.
Ora si spera che altri sindaci prendano esempio dalla risolutezza di Burrini e comincino a chiedere spiegazione di quel mare di soldi che scorre dalle tasche dei cittadini verso Acqualatina e non si sa dove finisce.