Il sito, dismesso da oltre vent’anni, è stato un importante centro di produzione di esplosivi, da qui il nome “polveriera”.
Una zona strategica a ridosso della 148 Pontina
I terreni del complesso sono ubicati in una zona davvero strategica. Pur se ricadenti nel territorio del comune di Cisterna, siamo molto vicini a Borgo Piave e quindi alle porte di Latina. Sono terreno confinanti con il gigante industriale italiano della Leonardo.
Ma il suo principale pregio è quello della vicinanza con la strada statale 148 Pontina, con cui praticamente confina nei pressi dello svincolo per Borgo Sabotino.
Sul sito astegiudiziarie.it si parla di:
“Diritto di piena proprietà di un complesso industriale dismesso sito in Comune di Cisterna di Latina, Via Piano Rosso, insistente su terreno di oltre venticinque ettari, interessato da cambio di destinazione d’uso urbanistica da industriale in complesso per attività produttive e servizi, con zona destinata all’edificazione privata a servizi della superficie complessiva di mq 151.932 circa sulla quale è possibile realizzare una volumetria complessiva di mc 301.567 circa”.
L’asta giudiziaria
La data dell’udienza è martedì 14 gennaio 2025, ma è possibile presentare offerte entro il giorno antecedente, lunedì 13 gennaio.
L’offerta minima è di 4,6 milioni di euro, il rialzo minimo in caso di gara è di 125 mila euro. Una prima asta si tenne nel 2023 ma andò deserta e ora viene fatto un nuovo tentativo di vendere il sito, e con esso la possibilità di una seria riqualificazione dell’area industriale e di tutto il quartiere a ridosso della Pontina, alle spalle della Leonardo.
Leggi l’annuncio di asta comparso sul sito astegiudiziarie.it
Il progetto del Centro commerciale del 2015
L’idea che su quei terreni possa svilupparsi un’area di un grande centro commerciale non è poi così campata in aria.
Già nel 2015 il Consiglio Comunale di Cisterna, approvò il progetto di bonifica e trasformazione dell’ex polveriera di Piano Rosso in un centro commerciale con servizi generali e multisala per un totale di circa 70mila metri quadrati.
La proprietà avrebbe ceduto all’amministrazione aree a verde pubblico attrezzato, parcheggi, adeguamento della viabilità con la realizzazione di rotatorie e oneri di urbanizzazione per circa quattro milioni di euro. Non se ne fece nulla.
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