Il progetto era stato presentato nel 2021 dalla società Mts, controllata di Rida Ambiente. Un atto che è arrivato il 30 dicembre, un anno e mezzo dopo la conclusione positiva della conferenza dei servizi: l’ultima seduta risale infatti al 23 giugno 2023, l’unico parere contrario fu quello del Comune di Aprilia.
È stato uno degli ultimi atti firmati dall’ormai ex dirigente del settore rifiuti prima di andare in pensione.
Adesso manca solamente l’autorizzazione definitiva.
Un iter durato 3 anni anziché 6 mesi
L’iter era iniziato alla fine del 2021 e si sarebbe dovuto chiudere entro 180 giorni, come da normativa. Ce ne sono invece voluti oltre mille. L’impianto di trattamento rifiuti, che sorgerà nei pressi di Rida Ambiente, prevede una produzione potenziale di 495.000 tonnellate annue e utilizzerà un’area di circa 20 mila metri quadri su territorio di Aprilia.
Ad agosto 2023 il consiglio comunale approvò all’unanimità una mozione esprimendo contrarietà all’impianto.
Nell’ottobre 2023 l’allora sindaco Lanfranco Principi in consiglio comunale, rispondendo ad una interrogazione dell’opposizione sul caso Mts, aveva detto di aver «presentato ricorso il 22 settembre alla Regione e alla Mts. Il 6 ottobre, inoltre, abbiamo depositato il ricorso al Tar». Ricorso che non risulta essere stato ancora discusso.
Resta il fatto che i giochi, a luglio 2023, erano già fatti e l’atto del 30 dicembre 2024 ne è solo una diretta conseguenza.
Leggi anche: Il consiglio comunale di Aprilia prova a fermare l’ennesimo impianto di rifiuti
I paletti della Regione per l’autorizzazione all’impianto di trattamento rifiuti ad Aprilia
Nella pronuncia di compatibilità ambientale dell’impianto di trattamento rifiuti ad Aprilia, la Regione Lazio ha espresso chiaramente due cose.
La prima: che “il progetto sia attuato secondo quanto previsto negli elaborati di progetto presentati, nel rispetto di tutte le prescrizioni contenute nei pareri acquisiti nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale”.
La seconda: “Si dovrà garantire che l’attività prevista dall’impianto proposto non generi alcun tipo di impatto negativo sulla popolazione”.