Il taglio riguarda gli “Operatori Educativi per l’Autonomia e la Comunicazione”, gli Oepac, coloro che garantiscono agli studenti con disabilità di poter frequentare le lezioni.
La protesta delle mamme
«Siamo di nuovo punto e a capo e non riusciamo ad uscire da questo vortice che dall’inizio dell’anno scolastico ci ha preso e che non vediamo all’orizzonte una soluzione», riferisce una mamma di Ardea, protagonista dell’ennesima protesta contro la riduzione delle ore per il servizio di assistenza agli studenti disabili.
«Siamo amareggiate per quello che sta accadendo e all’orizzonte non vediamo una soluzione. Abbiamo presentato l’ennesimo ricorso al Comune di Ardea per sollecitare una soluzione, ma a quanto pare il servizio di assistenza ai minori non riceverà l’adeguato sostegno che tutti auspicavano».
Il sindaco di Ardea: “abbiamo le mani legate”
«Siamo con le mani legate», ha detto il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini.
«Nell’ultima delibera del 27 dicembre scorso abbiamo aumentato le ore per il servizio Oepac, ma non siamo riusciti a risolvere il problema in quanto i bambini che hanno bisogno di assistenza, sono molti di più rispetto al programma ed ai finanziamenti che abbiamo a disposizione, e per questa ragione ci troviamo in difficoltà».
“I bambini sono aumentati”
«Le mamme hanno protestato, giustamente, ma anche i bambini che hanno bisogno di assistenza sono aumentati. Come dicevo siamo con le mani legate».
«Stiamo attendendo una risposta in merito per superare questa emergenza, ma fino ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna indicazione. Abbiamo richiesto delucidazioni anche al Ministero degli Interni che per alcuni aspetti potrebbe darci una mano in questo caso, ma siamo in attesa di notizie e sviluppi», ha concluso il sindaco.
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