Tutta l’area dei Castelli Romani abbonda di questi ritrovamenti ogni volta che si va anche di poco sotto la superficie. Per questo si usano fare preventivamente sondaggi archeologici preventivi.
In questo caso, inoltre, sembra che la presenza di opere di interesse storico fosse già nota prima di iniziare i lavori. Il progetto della scuola ora rischia pesanti modifiche e rallentamenti. Vediamo cosa sta succedendo.
I reperti archeologici minacciano il nuovo asilo di Ciampino
Durante gli scavi per il progetto, sono emersi resti di un’antica strada romana, suscitando interrogativi sulla gestione del sito e sulle conseguenze per il completamento dell’opera.
Sempre durante i lavori preliminari, oltre alla antica strada romana tutelata dalla Soprintendenza, sono emerse criticità legate anche relative al rinvenimento di una sepoltura che potrebbe risalire a un’epoca storica significativa.
La struttura scolastica dovrebbe sorgere, in particolare, all’angolo tra via Palermo e via Mura dei Francesi.
Il progetto, finanziato con fondi europei del PNRR per un totale di circa 2 milioni di euro, è ora condizionato dagli sviluppi delle indagini archeologiche sul sito, che hanno portato alla scoperta di una sepoltura di interesse storico-archeologico.
L’obiettivo, ambizioso, è completare i lavori entro il 31 marzo 2026, con il collaudo finale previsto per il 30 giugno dello stesso anno.
Gli interrogativi dei due consiglieri comunali
Su tale duplice rinvenimento è stata presentata una interrogazione dai consiglieri comunali Francesca De Rosa e Marco Mercuriu. Una interrogazione rivolta alla sindaca Emanuela Colella, all’assessore competente e alla segretaria comunale.
L’obiettivo è chiarire se i lavori finora svolti siano stati preceduti dai sondaggi archeologici preventivi prescritti dalla Sovrintendenza.
Inoltre, viene chiesto se nell’individuazione dell’area per l’asilo nido sia stata considerata la tavola 9 del Piano Regolatore Generale, che recepisce la carta archeologica di Ciampino e segnala chiaramente il tracciato della strada romana ora emersa.
Per il nuovo asilo di Ciampino ci sono progetti alternativi?
La scoperta solleva interrogativi sul rispetto delle normative e sulle eventuali modifiche progettuali necessarie per tutelare il sito archeologico.
I consiglieri comunali De Rosa e Mercuriu chiedono se siano state elaborate varianti preventive da concordare con la Sovrintendenza, in previsione del rischio archeologico noto dai documenti disponibili.
Un ulteriore nodo da sciogliere riguarda le indicazioni della Sovrintendenza per la salvaguardia dei resti archeologici.
In tal caso, potrebbero verificarsi ritardi nella realizzazione dell’asilo nido. Secondo i piani iniziali, i lavori dovrebbero concludersi entro il 31 marzo 2026, un termine che ora rischia di essere compromesso.
La questione evidenzia un delicato equilibrio tra lo sviluppo urbano e la tutela del patrimonio storico.
Gli amministratori locali sono chiamati a garantire il rispetto delle normative archeologiche senza compromettere le scadenze dei progetti pubblici.
Resta da chiarire come il Comune di Ciampino intenda procedere per coniugare queste esigenze contrastanti, salvaguardando al contempo il valore culturale del ritrovamento e i bisogni della comunità.
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