La vicenda della discarica di Sant’Apollonia è già abbastanza nota. Ma per chi avesse bisogno di conoscere (o ricordare) i fatti in maniera chiara, consigliamo di leggere il nostro precedente articolo:
Discarica di Aprilia, ci sono i soldi per la bonifica, ma è tutto bloccato. Ecco cosa sta succedendo
Aprilia si appella al Presidente della Repubblica
Il tempo passa e la data del 31 marzo 2026 si avvicina. Quella data è fondamentale per il futuro della zona e dell’inquinamento che dovrà subire il territorio di Aprilia nelle prossime generazioni.
È infatti la data entro cui deve essere completata la bonifica della vecchia discarica, altamente inquinante per le falde acquifere e per il terreno. I soldi ci sono, 14 milioni di euro del PNRR, ma la bonifica ancora non è cominciata.
Tra società private che alzano barriere, arresti del sindaco, Enti preposti alla salubrità dell’ambiente che si eclissano, Regione Lazio bloccata da “interessi”….
…..il tempo passa e i cittadini che abitano nella zona sono sempre più disperati, ma anche infuriati.
Ora tentano la carta più alta, il Presidente della Repubblica Italiana. Ogni cittadino può scrivere direttamente al suo Presidente, i cui uffici leggono tutte le lettere giunte.
Se poi qualcosa si smuova veramente, questo non è garantito.
Il Comitato Spontaneo di via Scrivia, la strada che funge da ingresso alla discarica, tenta anche questo.
E in mancanza di risposte, probabilmente non sarà l’ultima lettera.
Chi blocca la Regione Lazio?
Non si riesce a capire perché non ci sia un intervento dell’Assessore regionale all’Ambiente Elena Palazzo o anche del Governatore del Lazio Francesco Rocca.
Il tema è importantissimo: salvare una intera zona agricola, anche vincolata.
Perché non intervengono? (loro ne hanno il potere)
Cosa aspettano?
Ma forse le domande giuste da farsi dovrebbero essere altre.
Chi gli sta facendo pressione affinché continui questo oblio?
Quanto è ‘potente’ questa lobby che tiene sotto scacco l’intera Giunta della Regione Lazio?
Intanto è stata presentata anche una interrogazione parlamentare e il Governo dovrà rispondere.
Leggi anche: Aprilia rischia di perdere i 14 milioni di euro per bonificare la ex discarica: il caso in Parlamento
E il Comune di Aprilia?
Certo l’arresto del sindaco di Aprilia ha complicato tutto.
Da parte sua il subentrato Commissario Prefettizio che oggi guida l’Amministrazione di Aprilia ha poteri limitati d’intervento in questa vicenda. Sicuramente è in contatto con gli uffici della Regione Lazio.
Ha già avuto un incontro con il Comitato di Via Scrivia l’estate scorsa. Altri incontri ci sarebbero stati anche col Comitato di quartiere.
Grave è comunque il fatto che le persone del Comitato di Via Scrivia abbiano chiesto l’accesso agli atti, ma gli uffici non l’hanno concesso, non hanno mai nemmeno risposto (oltre alla ricevuta da parte del protocollo).
Questo è senz’altro un fatto gravissimo, che darebbe diritto al Comitato anche di muoversi per le vie legali, visto che alla richiesta di un cittadino il Comune è obbligato a rispondere entro 30 giorni.
Il regolamento comunale può prevedere certo il “silenzio-diniego“, cioè, se entro 30 giorni non si ha la risposta si deve considerarla bocciata.
Ma Il Comune, nello specifico il dirigente responsabile del procedimento, si espone così anche a livello personale.
Conosciamo infatti molti casi in cui oltre al ricorso al Tar per opporsi al “silenzio-diniego” (che i tribunali non accettano come pratica amministrativa), sono state sporte denunce penali.
Noi ci chiediamo: perché negare questi documenti ai cittadini, che certamente ne hanno diritto?
E se proprio non be avessero diritto, perché non rispondergli fornendo le motivazioni del diniego?
La lettera del Comitato di Aprilia a Mattarella
E arriviamo ad oggi. Il tempo passa, inesorabile. Il 31 marzo 2026 si avvicina e con questa data anche la possibilità di vedere bonificato il territorio di Aprilia.
Il Comitato di Via Scrivia, visti i silenzi di Regione, Comune e altri Enti, ha deciso di rivolgersi direttamente al Presidente della Repubblica (e promettono che questa è solo la prima di una serie di lettere che si interromperà solo con l’inizio della bonifica).
Ecco il testo della lettera:
APRILIA (Latina) – minaccia di disastro ambientale – discarica del Fosso di Sant’Apollonia
Il Baso Lazio in mano al crimine, “Sta to nello Stato” (DDA), narcotraffico e smaltimento rifiuti
“Stato nello Stato”‘: così la DlA e la ODA definiscono le capillari infiltrazioni criminali nel Basso Lazio, con varie indagini e successive sentenze che hanno portato al commissariamento di Comuni (Aprilia, Nettuno, Anzio) per infiltrazione mafiosa e a centinaia di arresti di amministratori pubblici, sindaci compresi. Voti di scambio tra politica e crimine hanno favorito la gestione criminale di molti servizi pubblici. Oggi i due settori più redditizi per il crimine nel Basso Lazio sono narcotraffico e smaltimento di rifiuti.
Da circa 30 anni per iniziativa dei residenti è stata chiusa la discarica del Fosso di Sant’Apollonia, nella campagna del Comune di Aprilia. Da allora non sono mai stati controllati suolo e sottosuolo, con il rischio enorme e probabile che i rifiuti e i liquami possano aver inquinato il terreno, le falde acquifere, i corsi d’acqua che scendono al mare distante circa 6 km a ovest.
Da mesi i cittadini residenti accanto alla discarica, preoccupati della minaccia ambientale, chiedono agli Enti preposti che venga controllata la situazione ecologica della vecchia discarica. Controllo reso impossibile perché il terreno della discarica è di proprietà di un privato, che impedisce l’ingresso nel territorio in questione.
li Ministero della Cultura nell’agosto 2024 ha decretato un vincolo culturale su 4.000 ettari della Campagna Romana, territorio comprendente anche la zona della discarica in questione. Il vincolo protegge la zona tra Aprilia e il mare a ovest, per preservare fauna e flora e gli innumerevoli reperti archeologici di interesse storico-artistico.
S ul territorio vige anche il vincolo HABITAT, dalla Direttiva UE 92/43/CEE sulla “Conswrvazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche”. La Direttiva è stata recepita dall’ltalia nel 1997 con il Regolamento D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357.
Via Scrivia, Via Moletta, Fosso di SAnt’Apollonia (a circa 8 Km a ovest dal centro di Aprilia).
Coordinate geografiche 41°35’41.4″N – 12°38’41.4″E
Firmato
Comitato Spontaneo di Via Scrivia
(seguono i contatti)