In un momento storico in cui i giovani e non solo sono sempre più portati verso il mondo digitale, si è deciso di muoversi per spingere tutti all’aria aperta e in particolare verso le aree verdi e i parchi grandi o piccoli del territorio regionale. Nonostante questo, non tutte le città sembrano pronte ad accogliere questa innovazione.
Grazie alla Direzione regionale Ambiente, Cambiamenti Climatici, Transizione Energetica e Sostenibilità, Parchi sono stati approvati 12 progetti di prova per l’installazione di aree playground e punti fitness attrezzati per la pratica sportiva. Tuttavia, volgendo lo sguardo alla città di Aprilia, tutto questo sembrerebbe una grandissima utopia.
Un progetto d’impronta sociale e ambientale nella Regione Lazio
La nuova idea della Regione Lazio vorrebbe muoversi su più fronti.
L’Assessore della Regione per il Turismo, Ambiente, Sport, Transizione energetica e sostenibilità Elena Palazzo ha spinto per l’iniziale realizzazione di 12 aree attrezzate all’interno dei parchi naturali di tutta la Regione.
Si tratta di un investimento importante di 830 mila euro che riguarda inizialmente i parchi naturali più importanti e che possa successivamente essere ampliato anche vicino ai centri abitati.
Partendo da zone come il Parco dell’Appia Antica sino a quello di Bracciano, l’intento è di creare spazi a basso impatto ambientale e che soprattutto non vadano a rovinare la vegetazione del posto.
Insomma, si tratta di un progetto che vuole tanto tutelare l’ambiente quanto implementare attività scolastiche, turistiche e ricreative per i cittadini laziali.
Con questa iniziale fase, l’investimento del Lazio vuole anche riconnettere i suoi abitanti al contesto naturale e successivamente poter portare tutto questo anche nelle aree verdi delle varie città, quantomeno in quelle con spazi adibiti a questo.
Purtroppo, parlando del contesto apriliano un’iniziativa del genere appare ben lontana dalla realtà.
I parchi di Aprilia tra impossibilità e poco impegno
In tante aree verdi e parchi della città di Aprilia sono ormai diversi anni che ci sono molteplici problemi.
Molti parchi anche spaziosi vedono oggi aree inagibili e abbandonate, che non rispettano le norme di sicurezza. Il caso più eclatante è quello del Parco Manaresi (ex parco in Movimento).
Oltretutto, tante aree verdi della nostra città che potrebbero essere adatte all’iniziativa, vengono spesso lasciate all’incuria.
Un esempio di questo è rappresentato dall’area verde presente in Via Ugo La Malfa.
Potenzialmente ottima per iniziative di questo tipo è da anni vuota e soprattutto inutilizzata.
Implementare in aree simili degli spazi in cui poter fare sport stando all’aperto con attrezzature specifiche, spingerebbe tanti giovani ad uscire fuori da casa.
Nel solo Parco della Comunità Europea, ci sono state sin da subito delle strutture adatte all’allenamento fisico tanto per giovani quanto per adulti.
Ciononostante questa unica soluzione non può essere abbastanza per i 75mila abitanti di Aprilia.
Oltre il Parco Manaresi sono tanti i parchi di Aprilia, anche spaziosi, che ad oggi sono da tempo inagibili.
Tanti sono i giovani che nel parco del quartiere Toscanini si allenano, a testimonianza di quanto riproporre la stessa cosa in altri parchi della città avrebbe gran successo.
Gli strumenti ci sono, la politica faccia il resto
Specie in un momento in cui la città di Aprilia ha bisogno di riscoprirsi dato il contesto comunale, una iniziativa come quella portata vanti dalla Regione Lazio potrebbe valorizzare le aree verdi inutilizzate della città e anche spingere chi di dovere a rimettere mano su zone della città pontina che sembrano essere state dimenticate.
Questa spinta della Regione Lazio potrebbe e dovrebbe far riflettere sulla situazione delle aree verdi di Aprilia.
Seppur l’iniziativa oggi è relativa a parchi naturali, l’ipotesi di indirizzarla anche a parchi cittadini non è impossibile. Che siano parchi naturali o aree verdi cittadine, può comunque aiutare Aprilia ad essere pronta per idee come questa.
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