Un ricorso che potrebbe far cambiare il tracciato, così come emerso durante l’udienza al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio.
I dubbi del Tribunale sull’esproprio della Bretella Cisterna – Valmontone
Al TAR si è rivolto un cittadino che ha contestato due punti.
Innanzitutto il decreto del Commissario Straordinario incaricato dal Governo di realizzare l’opera, decreto con il quale è stato disposto l’esproprio per pubblica utilità dei beni di proprietà del ricorrente “ai fini della realizzazione del collegamento stradale Cisterna – Valmontone e delle opere connesse”.
Inoltre, davanti ai giudici, sono state contestate tutte le delibere del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, dal 2004 a oggi con cui sono stati stanziati i fondi per l’opera.
L’uomo era proprietario di un terreno che ora gli è stato espropriato proprio per far posto alla nuova strada.
I giudici, esaminato il ricorso, hanno preso tempo. Si legge nella sentenza che rinvia la discussione al 13 maggio 2025:
“Le numerose e complesse questioni devono essere esaminate con l’idoneo approfondimento che solo la più appropriata sede di merito può offrire”.
Ma potrebbe esserci una novità che riguarda il progetto. Il giudice infatti ritiene che:
“Anche alla luce di una valutazione comparativa degli interessi in gioco e tenuto conto delle notizie fornite dal legale del ricorrente su possibili imminenti modifiche del tracciato nella zona in cui è ricompreso il compendio attinto dai provvedimenti impugnati, le esigenze cautelari del ricorrente siano adeguatamente tutelabili, mediante la definizione del giudizio nel merito in tempi adeguatamente prossimi”.
Tutto rimandato.
Tre ricorsi e lavori divisi in lotti
Lo stesso commissario straordinario Antonio Mallamo in audizione in commissione regionale Lavori Pubblici aveva annunciato che:
«Nel 2026 partiranno i lavori per la bretella Cisterna – Valmontone, in ritardo, a causa di una importante variazione nel progetto».
«Sono stati emessi i decreti di esproprio entro i tempi previsti, dopo un processo di partecipazione e aggiornamento dei prezzi che ha permesso di arrivare a oggi con solo tre ricorsi», ha detto Mallamo.
«Sono state già acquisite 950 particelle su 1.100. Entro fine anno completeremo il progetto esecutivo. Procederemo dividendo l’opera in piccoli lotti da 50, 60 milioni di euro, che potranno dar modo di partecipare alle piccole e medie imprese locali», ha concluso.
Leggia anche: Autostrada Roma Latina, cancellato il tratto di Aprilia: “Inutile e costoso”