Nel corso di un controllo effettuato presso un’impresa che svolge principalmente attività di installazione di impianti elettrici, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno individuato 16 lavoratori impiegati senza uno straccio di contratto.
Oltre alla maxi-sanzione amministrativa nei confronti dell’impresa, i militari hanno segnalato il caso all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, con l’intento di garantire il rispetto della normativa sul lavoro.
La Guardia di Finanza di Pomezia scopre anche una discarica abusiva
Non è stata questa l’unica sorpresa a cui si sono trovati di fronte gli agenti della Guardia di Finanza coinvolti nell’ispezione.
Durante l’ispezione, infatti, le “Fiamme gialle” della Compagnia di Pomezia hanno infatti anche scoperto una discarica abusiva di rifiuti nelle immediate vicinanze dell’impresa.
Nella discarica c’era di tutto: frigoriferi, climatizzatori, condizionatori, imballaggi, assorbenti, stracci, materiali filtranti, indumenti protettivi e altri rifiuti urbani.
Poiché l’impresa non era in possesso di alcuna autorizzazione per lo smaltimento di tali materiali, i militari hanno proceduto al sequestro preventivo del terreno, di circa 1.600 metri quadrati. Sequestro operato per evitare potenziali danni ambientali, con il gravissimo rischio anche di inquinamento del terreno e soprattutto delle falde acquifere.
La denuncia per gestione illecita per il titolare dell’azienda
Il rappresentante legale della società è stato denunciato per il reato di gestione illecita di rifiuti e dovrà rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria di Velletri.
L’intervento degli agenti della Guardia di Finanza di Pomezia si inserisce in un ampio dispositivo di contrasto al lavoro sommerso. L’obiettivo è tutelare sia gli operatori onesti che la salute pubblica, contribuendo anche alla salvaguardia degli interessi erariali.
Naturalmente le indagini sono nella fase preliminare, pertanto le stesse dovranno accertare effettive responsabilità e, ricordiamo, che fino al giudizio definitivo vige la presunzione di innocenza. Anche per questo non viene fornito il nome dell’azienda coinvolta nell’indagine.
Cosa rischia l’azienda con lavoratori in nero
Con la Legge 56 del 2024, sono cambiate le sanzioni per le aziende che operano con lavoratori in nero.
Dal 2 marzo 2024, queste sono le nuove sanzioni previste:
- da 1.950 a 11.700 euro per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore sino a 30 giorni di effettivo lavoro. In caso di recidiva la sanzione sale a 2.400-14.400;
- da 3.900 a 23.400 euro per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore da 31 e sino a 60 giorni di effettivo lavoro. In caso di recidiva la sanzione sale a 4.800-28.800;
- da 7.800 a 46.800 euro per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore oltre 60 giorni di effettivo lavoro.In caso di recidiva la sanzione sale a 9.600-57.600).
Leggi anche: Guardia di Finanza, 23 nuovi agenti in provincia di Latina: ecco con quali funzioni