Nonostante la causa si fosse chiusa nello stesso anno, nessuno ha provveduto a pagare la parcella dell’avvocato Giuseppe Polito. Nel frattempo, nel maggio 2013, il professionista è deceduto lasciando ai suoi eredi l’onere di riscuotere quanto era rimasto in sospeso.
18 anni per mettere in pagamento una fattura di poco meno di 2500 euro
La fattura presentata dall’avvocato al Comune di Aprilia presentava un importo anche di lieve entità, 2.465 euro e spicci.
Nonostante l’esiguo importo, per ben tre volte gli eredi dell’avvocato Polito avevano dovuto sollecitare il Comune a pagare i compensi professionali del “de cuius”: nel 2013, nel 2019 e nel 2022. I solleciti però fino ad oggi non avevano ricevuto riscontro.
Finalmente il Comune di Aprilia ha effettuato i dovuti controlli sulla parcella presentata per il pagamento della prestazione professionale dell’avvocato Polito risalente al 2007.
I controlli, come si legge nell’atto di pagamento, servivano “per verificare l’esattezza dei parametri applicati, nonché delle voci e dei relativi importi”. Alla fine di tali verifiche “la richiesta è risultata congrua”.
Ci sono voluti diciotto anni, ma alla fine i conti sono stati saldati.
Già nel 2023 il Comune di Aprilia aveva pagato una fattura che aspettava il saldo da vent’anni, sempre dell’avvocato Polito. E chissà se questa sia l’ultima.
Il precedente: 23 anni di attesa (con lo stesso avvocato)
Il precedente, sempre con lo stesso avvocato, risale allo scorso anno quando il Comune di Aprilia saldò una parcella risalente a 23 anni prima: un conto da 8.600 euro per una prestazione svolta nel 2001, sempre dall’avvocato Polito.
L’Amministrazione comunale dell’epoca, era sindaco Gianni Cosmi, aveva incaricato l’avvocato Giuseppe Polito, con studio a Latina, quale procuratore e difensore di fiducia del Comune di Aprilia in una causa di esproprio.
Era il 2001 e un cittadino aveva citato in giudizio il Comune di Aprilia dinanzi al Tribunale di Latina per ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa dell’esproprio operato dal Comune relativamente a un terreno di proprietà del cittadino, per costruire un edificio scolastico.
Il saldo della parcella per quella prestazione è arrivato ad aprile 2024. Naturalmente agli eredi.
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