A seguito della rissa tre giovani rimasero gravemente feriti da un’arma da taglio. Una delle tre vittime, un 16enne, finì in ospedale in condizioni gravissime e di pericolo di vita.
I tre arrestati sono indagati per tentato omicidio plurimo in concorso.
L’aggressione violenta sarebbe maturata nel contesto di una lite per futili motivi tra giovanissimi appartenenti a due “gruppi” rivali.
La rissa tra due gruppi rivali nella zona pub di Latina (il video)
Lo scontro che ha portato all’accoltellamento dei 3 giovani risale allo scorso 23 novembre.
La violenta rissa è scoppiata alla fine di Via Neghelli, nella cosiddetta zona Pub di Latina, intorno alle 23 e 30. All’inizio si era trattato di uno scontro tra i ragazzi di due gruppi “rivali”, a cui avevano partecipato una decina di giovani. Il tutto era durato poco meno di un minuto, poi tutti i partecipanti si erano allontanati.
Trascorsi appena 15 minuti dal primo episodio, alcuni ragazzi, tra cui i tre già coinvolti in precedenza, erano tornati sul posto. Questa volta però erano armati di coltello e spalleggiati da altri amici.
Con l’intento forse di vendicare il precedente “sgarro” il gruppo ha aggredito violentemente due dei giovani che avevano preso parte alla precedente rissa, un sedicenne ed un diciottenne. Nella confusione era stato attinto al collo anche un terzo ragazzo, un minorenne, che aveva semplicemente cercato di fare ragionare le parti.
All’arrivo delle volanti della Polizia, sul posto erano rimasti tre ragazzi tutti feriti con arma da taglio. Uno di questi, un sedicenne, ridotto in fin di vita, era stato trasportato in condizioni gravissime all’ospedale. Qui i sanitari lo avevano dovuto sottoporre a numerosi interventi chirurgici per riuscire a salvarlo.
La Polizia di Stato ha reso noto il video degli scontri ripreso dalle telecamere di sorveglianza (se non si apre il video, clicca qui)
Le indagini: scontro tra gruppi rivali del Colosseo e del Q4
Le indagini, immediatamente avviate dalla Squadra Mobile di Latina, hanno consentito di inquadrare il probabile contesto criminale da cui è scaturita la rissa.
Si sarebbe trattato di uno screzio tra giovanissimi gravitanti nel cosiddetto “gruppo Colosseo”, composto per lo più da minori, ed altri giovani facenti parti di un altro gruppo, il cosiddetto “gruppo Q4“.
L’identificazione dei coinvolti e la ricostruzione delle singole condotte è stata particolarmente complessa.
Particolarmente difficoltoso è stato acquisire le testimonianze dei presenti, a causa della ritrosia, soprattutto iniziale, a collaborare con gli inquirenti. Anche l’assenza di conoscenza diretta dei membri del gruppo contrapposto non ha facilitato le identificazioni.
Determinante l’analisi dei filmati di videosorveglianza
Determinanti per le indagini si sono rivelate le immagini degli impianti di video sorveglianza privata acquisite sul posto dagli investigatori.
L’identificazione dei sospettati della rissa e degli autori dell’accoltellamento ha permesso di procedere alla perquisizione e al sequestro degli abiti dei presunti autori.
Tale attività ha consentito di raccogliere ulteriori indizi a loro carico, a cui è seguito un intenso lavoro di analisi dei filmati di video sorveglianza e di comparazione con i vestiti sequestrati.
Identificati i partecipanti alla rissa, tutti incensurati: 3 arresti, 16 provvedimenti di Daspo, 9 i minorenni coinvolti.
All’esito dell’attività investigativa, la Squadra Mobile ha deferito, a vario titolo, alla Procura della Repubblica di Latina e alla Procura dei Minori di Roma 16 soggetti, 9 dei quali minorenni. Tra questi, i tre ragazzi tra i diciotto e diciannove anni, denunciati per tentato omicidio plurimo in concorso.
Il GIP presso il Tribunale di Latina, valutate le risultanze investigative, ha emesso nei confronti dei tre indagati la misura della custodia cautelare in carcere, eseguita questa mattina dagli investigatori della Squadra Mobile.
Valutata la gravità dei fatti accertati e il pericolo di reiterazione, il Questore di Latina, ha disposto a carico dei 16 soggetti identificati dalla Polizia di Stato l’applicazione del cosiddetto DASPO Willy. I provvedimenti sono in corso di esecuzione da parte dei poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Latina.
Sono in corso di notifica anche oltre 10 provvedimenti amministrativi disposti dal Questore della provincia di Latina nei confronti di tutti i partecipanti alla rissa.
Appare particolarmente allarmante che i fatti di rilevanti gravità e il tentato omicidio, siano maturati in un contesto del tutto ordinario: nessuno dei 16 soggetti identificati e denunciati all’Autorità Giudiziaria era infatti mai emerso in attività di polizia. Tutti i ragazzi coinvolti erano incensurati.
Il sindaco di Latina Matilde Celentano: preoccupa la giovane età dei protagonisti
Ha plaudito all’operazione della Polizia di Stato il sindaco di Latina Matilde Celentano:
«Il mio più sincero apprezzamento e riconoscimento, a nome dell’amministrazione che rappresento, alla Polizia di Stato di Latina per l’importante operazione portata a termine quest’oggi, che ha permesso di fare luce su quanto accaduto in zona pub lo scorso 23 novembre.
Esprimo anche un forte plauso all’intero sistema giudiziario, che ha lavorato in sinergia con le forze di polizia, permettendo che le giuste misure cautelari venissero adottate tempestivamente.
La mia preoccupazione, e quella dell’intera amministrazione, resta alta di fronte a questi episodi di violenza. La giovanissima età dei tre sospettati di tentato omicidio, nonché degli altri deferiti, e la notizia che nessuno fosse mai emerso in attività di polizia, è motivo di particolare allarme.
Ciò ci ricorda che è essenziale lavorare insieme, istituzioni, famiglie e giovani, per prevenire il ripetersi di simili gravissimi episodi».
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