Il Comune di Ardea rischia grosso non solo dal punto di vista politico, con le recenti dimissioni di un assessore e il “licenziamento” di un altro elemento della giunta. Ora sono anche le casse pubbliche di Ardea a tremare, visto il decreto ingiuntivo da 1,5 milioni di euro notificato in questi giorni in municipio.
Si tratta di presunte fatture non pagate tra il 2019 e il 2021 per la custodia dei cani randagi presso il canile Albadog di Pomezia. Le fatture sono al centro di un contenzioso tra l’allora amministrazione del Comune di Ardea, guidata dal Movimento 5 stelle, e il canile di Pomezia convenzionato.
La storia del contenzioso tra il comune di Ardea e il canile di Pomezia
La “bomba” esplose nel 2022 quando il Comune decise di trasferire tutti e 118 i suoi cani in un’altra struttura. Questo aveva avuto come conseguenza l’instaurarsi di un contenzioso con il canile di Pomezia, che fino a pochi mesi prima aveva tenuto i cani di Ardea.
Un’ispezione della Polizia Locale di Ardea aveva portato a contestare alla società diverse mancanze, dopodiché ci fu il cambio dell’appalto. Da lì ebbe origine il contenzioso.
Ora la vicenda arriva a “dama” con la maxi richiesta di pagamento da parte del canile Albadog, relativa a fatture che Ardea ha contestato.
L’amministrazione Cremonini ha deciso di impugnare il decreto ingiuntivo che era stato notificato al Comune di Ardea pochi giorni fa.
La posizione del canile e come si arriva al decreto ingiuntivo al Comune di Ardea
Questo quanto sosteneva l’avvocato di Albadog nel 2022:
«La società Pensione per Cani Alba Dog srl si è attenuta a quanto previsto dall’unica convenzione valida sottoscritta dalle parti nel lontano 2012 (poi proseguita fino al 31.12.2019 sempre in regime di proroga), ove veniva stabilito all’art. 12 che, in caso di mancato ritiro degli animali entro gg. 60 dalla scadenza del contratto e/o della risoluzione dello stesso, l’Ente avrebbe dovuto corrispondere una penale di Euro 25,00 al giorno per ogni singolo cane ospitato nella struttura». Proprio il pagamento di questa penale è l’oggetto del contendere.
Ora non resta che capire quale sarà il destino di questo decreto ingiuntivo che rischia di mettere in ginocchio le casse del Comune di Ardea, qualora andasse a buon fine. Appuntamento in tribunale.
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