Ma c’è un grosso problema.
Case cantoniere da demolire per far posto al secondo binario tra Aprilia e Campoleone
Due case cantoniere sono d’intralcio alla costruzione del secondo binario tra Aprilia e Campoleone. Bisognerà perciò demolirle.
Ma se un casello è disabitato e libero, ormai ridotto a rudere, l’altro è invece occupato da una famiglia di rom che da anni risiedono al suo interno.
L’edificio sorge all’altezza del quartiere Vallelata. Questo “intoppo” ha rallentato, seppur brevemente, i lavori per la costruzione del secondo binario.
Servirà un altro mese prima che la casa cantoniera ferroviaria venga liberata: la famiglia ha chiesto un mese di tempo per il trasloco e gli è stato accordato.
Secondo binario Aprilia – Campoleone: chi non ha accettato l’esproprio, deve comunque lasciare i terreni
Per quanto riguarda invece gli espropri, coloro che non hanno accettato l’offerta economica, o che non hanno proprio dato riscontro al decreto di esproprio, dovranno comunque lasciare i loro terreni. Quando vorranno potranno accedere all’indennizzo che Ferrovie ha accantonato.
Con ordinanza, Rete Ferroviaria Italiana ha infatti disposto un deposito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze delle indennità provvisorie offerte non accettate. Oltre a quelle, ha accantonato le relative indennità di occupazione d’urgenza maturate dalle date di immissione in possesso fino alla data presunta del deposito (28/02/2025), per l’espropriazione degli immobili.
Sul Bollettino Ufficiale della Regione sono stati pubblicati i nominativi di cinque tra società e privati cittadini che non hanno dato riscontro al decreto di esproprio. Si tratta comunque di somme importanti.
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Gli indennizzi spettanti
I 386 metri quadrati di una signora di 78 anni sono stati pagati 7.384 euro, mentre. I quasi duemila metri quadrati di una società di Milano sono stati invece valutati 14.198 euro.
Ben più consistente la cifra che spetta sempre alla stessa società, ma in un altro lotto che ricade nella zona industriale di via delle Valli. Per 1.178 metri quadrati dovrà ricevere 70.658 euro.
Un’altra società di leasing, pure questa di Milano, potrà riscuotere, quando deciderà di farsi avanti con le Ferrovie, 15mila euro per i 261 metri quadrati espropriati, anch’essi ricadenti in zona industriale.
Infine, una società immobiliare di Roma che ha la proprietà di 5054 metri quadrati riceverà poco più di 28 mila euro.