Ora una nuova interrogazione in Parlamento allarga il caso a tutto il territorio di Aprilia.
“La mortalità ad Aprilia per tumori è oltre la media, eppure la Regione ha autorizzato un altro impianto di trattamento dei rifiuti”.
Il “caso Aprilia” torna di nuovo in Parlamento con una interrogazione a firma della deputata di Azione Federica Onori ai Ministri della Salute e dell’Ambiente.
“Da tempo i residenti di Aprilia esprimono forte preoccupazione per gravi problematiche igienico-sanitarie e ambientali” scrive la parlamentare.
L’emergenza rifiuti di Aprilia
“Nel quartiere residenziale di Sacida-Campoverde è presente un impianto di trattamento biologico di rifiuti indifferenziati con una capacità di circa 1.320 tonnellate giornaliere e 410.000 tonnellate annue, che produce per il 50 per cento combustibile solido secondario e per il restante 50 per cento residui di lavorazione (sovvalli), destinati a stoccaggio indefinito;
l’ampliamento progressivo dell’impianto si inserisce in un contesto di emergenza rifiuti regionale, aggravando una situazione già critica in un territorio che ospita cinque discariche, tre siti di bonifica ad alta pericolosità, sei siti ad alta pericolosità, otto siti da bonificare di priorità inferiore e cinque industrie a rischio incidente rilevante”.
Mortalità per tumori oltre la media
Ricorda la deputata Onori:
“Secondo un’analisi epidemiologica riferita al periodo 2001-2011, Aprilia presenta tassi di mortalità oncologica superiori alla media regionale. I residenti della zona di Sacida sono ancora privi di rete fognaria e acqua potabile”.
L’autorizzazione per nuovi impianti della Regione Lazio
“Con grande sconcerto della popolazione locale, il 27 novembre 2024, con nota dell’Area Rifiuti regionale, è stata confermata l’intenzione di realizzare una discarica ad Aprilia, in località Sant’Apollonia, dando parere favorevole a un progetto del 2022 della società Frales.
Ulteriore sconcerto ha suscitato la determina regionale del 30 dicembre 2024, che ha autorizzato la realizzazione di un impianto di produzione di CSS da rifiuti speciali con una capacità di 495.000 tonnellate annue di rifiuti in ingresso, producendo tra 297.000 e 420.750 tonnellate annue di CSS e inviando in discarica tra 74.250 e 198.000 tonnellate annue di residui, proprio nell’area destinata mitigazione ambientale a verde prevista dall’ampliamento del 2020”.
Le richieste ai due Ministri
L’onorevole Federica Onori chiede ai due Ministri “quali azioni intendano intraprendere, nell’ambito delle rispettive competenze, per verificare i fatti esposti, mettere in sicurezza le aree interessate di Aprilia e adottare soluzioni strutturali a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini nel lungo termine”.
Leggi anche: La Regione Lazio dice sì al nuovo impianto di trattamento rifiuti ad Aprilia